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Martedì, 16 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, preoccupa la situazione in provincia di Brescia: boom di contagi

A preoccupare è la diffusione della variante inglese che sta prendendo il sopravvento in molti comuni. I dati da zona rossa

La provincia di Brescia si avvicina pericolosamente alla cosiddetta "zona rossa". Il numero dei contagi di domenica (704) rappresenta quasi un terzo di quelli di tutta la Lombardia (2.514) mentre oggi, lunedì 22 febbraio, i casi sono 427. A preoccupare è la diffusione della variante inglese che sta prendendo il sopravvento in molti comuni della Bassa Bresciana e non solo.

Nell'ultima settimana, l'indice del contagio Rt è vicino all'1,20 con una media giornaliera di circa 6 decessi. Crescono anche i ricoveri ospedalieri, tanto da richiedere posti letto nei nosocomi fuori provincia. Inoltre, uno sguardo ai dati dell'ultima settimana, consente di vedere che sono stati sorpassati i livelli massimi oltre i quali è prevista l'applicazione di misure più severe: nella provincia bresciana, infatti, i contagi si avvicinano a quota 300 ogni 100mila abitanti (contro un massimo di 250 previsti).

Con questi numeri il timore è che possano scattare misure più restrittive per tutto il territorio provinciale e, rivela il Corsera a questo proposito, è attesa una decisione della Regione già in settimana. I riflettori sono puntati anche sulle scuole dove, quotidianamente, l'Ats locale registra circa 50 nuovi casi. I sindaci si dicono preoccupati.

Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, in un post pubblicato su Facebook ha fatto appello, ancora una volta, al buonsenso. "Purtroppo non possiamo abbassare l'attenzione, - scrive - non possiamo non rispettare le regole basilari e non possiamo accettare la mancanza di rispetto delle regole degli operatori. Il contagio non si è fermato, anzi sta incrementandosi. Abbiamo ancora alcuni mesi difficili prima che l'auspicata vaccinazione di massa prenda il ritmo e la dimensione che tutti vorremmo". 

Il primo cittadino ha invitato la Prefettura a presidiare la città e a sanzionare comportamenti scorretti, ma sottolinea: "Non basta la repressione in questo momento dove è concessa la libera circolazione, serve la testa e il senso civico. Usiamoli tutti e bene, per noi e per chi ci sta vicino".

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