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Covid, Fontana: «Lombardia zona rossa da domenica, non ce lo meritavamo»

Manca poco all'ufficialità. Il presidente lombardo: «Tanti i sacrifici dei lombardi, non lo meritavamo»

La Lombardia, come si temeva, è in zona rossa da domenica 17 gennaio 2021. Questo il contenuto del nuovo Dpcm con le colorazioni regionali per contenere l'epidemia da covid-19.

Ad anticiparlo è stato lo stesso governatore Attilio Fontana, a margine di un evento a Concorezzo, in Brianza, venerdì. «Da lunedì saremo in zona rossa - ha detto - anche se è una punizione che non ci meritiamo perché i cittadini lombardi sono stati bravi, hanno tenuto comportamenti corretti e i parametri sono migliorati. Purtroppo, però, il sistema dell'indice Rt si basa su dati vecchi che non rispecchiano la realtà attuale. L'ho fatto presente al ministro della Salute, Roberto Speranza, mi ha detto che farà fare ancora dei controlli». 

Il governatore starebbe dunque cercando un estremo tentativo di evitare la zona rossa. Anche se sarà molto difficile, soprattutto in via dell'atteggiamento prudenziale che guida il governo in queste scelte. Come ogni venerdì, l'Istituto superiore di sanità (Iss) renderà pubblico il report con il monitoraggio settimanale regione per regione e sulla base di questi dati il ministro della Salute firmerà le ordinanze con la ripartizione delle regioni nella singole zone (bianca, gialla, arancione e rossa). Al momento, nessuna delle regioni ha i criteri per poter andare in zona bianca. Insieme alla Lombardia, rossa anche la provincia di Bolzano e la Sicilia. Si salva (per pochissimo) l'Emilia Romagna, arancione.  

I divieti in zona rossa

Vietati fino al 15 febbraio tutti gli spostamenti verso regioni o province autonome diverse dalla propria. Gli spostamenti sono consentiti solo per motivi di lavoro, salute o necessità. È sempre permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, tranne che per le seconde case fuori dalla regione o provincia autonoma. Nelle regioni arancioni gli spostamenti sono consentiti solo in ambito comunale, in quelle gialle in ambito regionale. A chi vive in un Comune fino a 5mila abitanti, è comunque consentito spostarsi liberamente, tra le 5 e le 22, entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra regione o provincia autonoma), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di provincia.

Nelle regioni gialle è consentito - in ambito regionale - lo spostamento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le ore 05 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Nelle regioni arancioni o rosse, invece, questo tipo di spostamento è consentito solo in ambito comunale.

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