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È ufficiale: la Lombardia diventa zona gialla. Ecco da quando e cosa cambia

La zona gialla è lo scenario di rischio più basso contemplato dal Dpcm ma non è la normalità

Adesso è ufficiale. La Lombardia diventa zona gialla da domenica 13 dicembre. Lo ha confermato il governato Attilio Fontana che ha detto: "Ho parlato con il ministro Speranza poco prima delle otto e mi ha ribadito che il Cts è un po' in ritardo ma che comunque avrebbe firmato l'ordinanza prima della mezzanotte in modo da poter pubblicare il provvedimento domani (sabato, ndr) e poterlo far entrare in vigore da domenica mattina. Sono tranquillo, è una questione di carattere formale del Cts che sta andando un po' lungo". 

Poco dopo il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato. Dunque sulla base dei dati della Cabina di Regia riunitasi venerdì, c'è una nuova ordinanza con cui si dispone l’area gialla per le regioni Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte e l’area arancione per la regione Abruzzo. L'ordinanza sarà in vigore dal 13 Dicembre. 

La zona gialla è lo scenario di rischio più basso contemplato dal Dpcm - ma non la normalità - con ristoranti, bar e negozi aperti (fino alle 18) e libero spostamento tra Comuni (e con altre regioni gialle). Si partirà dalla mezzanotte di domenica 13 dicembre 2020 (attenzione però: permane il coprifuoco notturno dalle 22 alle 5, quello indipendentemente dal colore della zona). 

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Spostamenti

Spostarsi fuori dal proprio Comune non sarà più vietato, né si dovrà più portare con sé un'autocertificazione quando ci si muove. Rimane però in vigore il coprifuoco: gli spostamenti sono consentiti solo dalle 5 alle 22. Durante il coprifuoco ci si può spostare solo per comprovati motivi di lavoro, salute e necessità. Rimane comunque la raccomandazione di limitare i propri spostamenti a quelli necessari.

Nel periodo dal 21 dicembre 6 gennaio, però, come stabilito dall'ultimo Dpcm, sono vietati tutti gli spostamenti tra Regioni anche per raggiungere le seconde case. "A Natale, Santo Stefano e primo gennaio - come aveva annunciato il premier Giuseppe Conte - sono anche vietati gli spostamenti da un comune all'altro".

Il transito nelle aree rosse o arancioni - come specificato nelle Faq del governo - è consentito liberamente (dalle 5 alle 22) se si è diretti in altri territori che si trovino in zona gialla, senza necessità di motivazione. È  invece possibile raggiungere una zona rossa o arancione solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Negozi, ristoranti e centri commerciali

I negozi, già riaperti con il passaggio a zona arancione, rimangono naturalmente in attività. La grossa novità riguarda invece bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie che potranno finalmente riaprire, ma soltanto dalle 5 alle 18 (possibile effettuare il servizio di asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario). Restano chiusi invece nei giorni festivi e prefestivi medie e grandi strutture di vendita, gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

Trasporti, scuola, sport e cultura​

Sui mezzi pubblici ci continua a viaggiare con il 50% di capienza (ad eccezione dei trasporti scolastici). Nelle scuole superiori e professionali la didattica continuerà ad essere a distanza fino al 7 gennaio, data a partire dalla quale, come stabilito dal 'Dpcm Natale', queste scuole potranno riaprire. Ancora chiuse anche le università; mentre rimangono ovviamente aperte tutte le altre scuole di ordine e grado. Anche in zona gialla mostre e musei restano inaccessibili. Restano chiusi, inoltre, anche cinema, teatri, centri ricreativi e sociali, palestre, piscine, sale giochi, sale scommesse, bingo. Riaprono i centri sportivi dove però è consentito allenarsi solo all'aperto e rispettando il distanziamento (rimane vietato lo sport di contatto).

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