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Martedì, 19 Marzo 2024
Coronavirus

Covid, la Lombardia spera di tornare gialla: cosa cambia

Al momento si tratta soltanto di ipotesi, ma la Lombardia è in linea per avere due monitoraggi consecutivi con Rt sotto l'1 e un rischio basso moderato

Da lunedì 26 aprile tornerà in vigore la zona gialla, colorazione sospesa temporaneamente dal decreto covid del governo Draghi per fronteggiare l'aumento dei contagi e la diffusione delle varianti del coronavirus. Il prossimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, quello di venerdì 23 aprile, sarà decisivo per capire quali regioni potranno diventare zona gialla. Ricordiamo che si entra in zona rossa con un Rt a partire da 1.25 o con un incidenza settimanale superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti, mentre si diventa arancioni con Rt pari o superiore a 1.

Al momento si tratta soltanto di ipotesi, ma la Lombardia è in linea per avere due monitoraggi consecutivi con Rt sotto l'1 e un rischio basso moderato: incidenza 163; Rt 0.78. Per scoprire i nuovi cambi di colore e di conseguenza dove avverranno le prime riaperture a partire dal 26 aprile sarà quindi necessario attendere il prossimo monitoraggio e la cabina di regia, tenendo in considerazione non soltanto l'indice di contagio, ma anche l'andamento della campagna vaccinale, la ''pressione'' sugli ospedali e il numero dei contagi.

Dopo la zona gialla, calendario delle riaperture

Nella road map del governo, finita la fase emergenziale della pandemia, si dovrà tornare lentamente alla normalità. Ecco cosa riaprirà lentamente in regione. 

  • Da lunedì 26 aprile, per le regioni che saranno in zona gialla, riapriranno i ristoranti anche di sera, ma soltanto all'aperto, così come teatri, cinema e spettacoli anche in questo caso solo se in spazi esterni, mentre al chiuso sarà consentito ospitare pubblico soltanto rispettando dei limiti di capienza. Nella medesima data ripartono le lezioni in presenza su tutto il territorio nazionale, dalle medie alle superiori, ma soltanto per le regioni in zona gialla e arancione.
  • Per quanto riguarda le zone rosse gli studenti verranno divisi tra didattica a distanza e in presenza. Sempre dal 26 aprile nelle regioni in zona gialla sarà consentita la pratica dell'attività sportiva all'aperto, sia per sport da contatto che non. Il dipartimento per lo Sport sta redigendo le norme che saranno al vaglio del CdM che si riunirà giovedì per l'apposito decreto.
  • Dal 1° maggio nelle regioni in zona gialla, inoltre, sarà consentita la presenza di pubblico negli impianti sportivi, per gli eventi di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Cip, per il 25% della capienza degli impianti, con un massimo di 500 persone al chiuso e di 1.000 persone all'aperto. Il calendario prosegue con la data del 15 maggio, in cui riapriranno le piscine all’aperto e degli stabilimenti balneari.
  • Il 1° giugno sarà la volta di alcune attività connesse alle palestre, mentre da quella data i ristoranti potranno tornare ad accogliere i clienti al chiuso, ma soltanto a pranzo. Un mese dopo, il 1° luglio, toccherà infine alle fiere, gli stabilimenti termali e i parchi a tema.
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