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Covid, Lombardia a rischio zona gialla? Cosa dicono i numeri

La regione, per ora, stabile in bianco. Le parole della Moratti

Spauracchio zona gialla all'orizzonte per la Lombardia? No, almeno non per ora. In un'Italia che vede i casi covid aumentare, così come l'incidenza dei contagi, Milano e gli altri capoluoghi lombardi sembrano essere ancora al sicuro e potranno continuare a godere delle libertà concesse dalla zona bianca conquistata lo scorso 14 giugno, dopo mesi di sacrifici e restrizioni. 

L'ultimo decreto del governo guidato dal premier Mario Draghi ha ridisegnato i parametri per i cambi di fascia di rischio e adesso per passare dal bianco al giallo è necessario che ci sia un'incidenza settimanale superiore ai 50 casi per 100mila abitanti - prima unica condizione prevista - oltre che  un tasso di occupazione al 10% per le terapie intensive covid e al 15% per i reparti ordinari. 

Numeri alla mano, la Lombardia non si avvicina a questi dati e quindi il monitoraggio settimanale dell'istituto superiore di sanità in arrivo venerdì confermerà la zona bianca. A rischio declassamento invece ci sono Sicilia, Calabria e Sardegna, pesantemente in bilico. La conferma sullo stato di salute della Lombardia nelle scorse ore è arrivata anche dall'assessore al welfare, Letizia Moratti, che ha sottolineato come anche con i vecchi parametri la regione sarebbe rimasta ancora nella fascia di rischio più bassa. 

"Tutte le regioni italiane sono al momento valutate con uno stato di rischio basso e categorizzate in zona bianca, anche in virtù del fatto che c’è stato un cambio della modalità di valutazione degli indicatori. La sola incidenza sopra la soglia di 50/100.000 non è più sufficiente. La valutazione della scorsa settimana emersa dalla cabina di regia evidenzia come la Lombardia, anche con i parametri precedenti che prendevano in considerazione l’incidenza, non avrebbe cambiato colore a differenza di altre 11 regioni italiane", ha rimarcato la vicepresidente regionale. 

Lei stessa ha poi voluto sottolineare l'importanza dei vaccini, cercando di spingere nuovamente gli indecisi. "La Lombardia è prima tra le regioni italiane nelle dosi somministrate e in tutti gli indicatori sulle vaccinazioni e i suoi numeri sono paragonabili a quelli delle nazioni che sono più avanti nella vaccinazione della propria popolazione. Aderiamo alla campagna vaccinale di Regione Lombardia, sfruttiamo a pieno l’opportunità che ci viene offerta dalla vaccinazione, per proteggere noi stessi, i nostri cari, le persone fragili e chi non si può vaccinare e - ha concluso la Moratti - per tornare a respirare una vita più normale".

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