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Venerdì, 29 Marzo 2024
Coronavirus

Coronavirus, indice Rt sopra l'1: la Lombardia torna zona arancione da lunedì 11 gennaio

La Lombardia torna in zona arancione dopo l'ultimo monitoraggio dell'Iss. Cosa si può fare e cosa no, i divieti

La Lombardia torna in zona arancione. Da lunedì 11 gennaio, infatti, la regione si ritroverà - di nuovo - in zona arancione dopo l'innalzamento dell'indice Rt, che nell'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità è arrivato a quota 1.27, con un intervallo tra 1.24 e 1.3. 

Automaticamente, quindi, il comitato tecnico scientifico del governo stabilisce nuovi divieti e nuove restrizioni per i capoluoghi lombardi, che entreranno in vigore dopo il weekend del 9 e 10, che sarà già "arancione" per tutta Italia.

L'annuncio è arrivato dall'ufficio stampa del ministero della Salute, Roberto Speranza, che poi firmerà l'ordinanza, in vigore fino al 15 gennaio, quando sarà "aggiornata" con un nuovo decreto. Insieme alla Lombardia diventano arancioni Calabria, Emilia Romagna, Sicilia e Veneto. Non ci sarà invece nessuna regione in zona rossa. 

Cosa si può fare in zone arancione

Spostamenti

In zona arancione ci si può muovere liberamente, senza autocertificazione, soltanto all'interno del proprio comune e rispettando il coprifuoco, che rimane valido dalle 22 alle 5. È invece vietato spostarsi al di fuori del proprio comune e della propria regione salvo che per comprovate necessità e motivi di lavoro, studio e salute. Gli spostamenti verso altri Comuni non saranno consentiti per fare visita a parenti o amici.

Rimane la deroga che consente di spostarsi dai comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti per una distanza non superiore a 30 km, ma senza la possibilità di raggiungere i capoluoghi di provincia.

Possibile, inoltre, uscire per "raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti".

Negozi, ristoranti e centri commerciali

Bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie possono effettuare solo servizi d'asporto - fino alle 22 - e a domicilio, senza limiti di orario. Permane, di conseguenza, anche il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali. A poter aprire in area arancione sono invece i negozi di tutti i tipi, compresi i centri di estetica e i centri commerciali, che però saranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi.

All'interno dei negozi deve essere assicurata la possibilità di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro. Gli ingressi devono essere dilazionati in modo che non si creino assembramenti all'interno dei locali e non si deve rimanere nei negozi più del tempo necessario per l'acquisto di beni. 

Trasporti, sport e cultura

Invariata con la zona arancione la situazione dei trasporti pubblici, sui quali permane il limite di capienza del 50%. Stessa cosa per l'ambito sportivo e culturale: rimangono chiusi teatri, cinema, piscine e palestre. È invece possibile fare sport all'aria aperta e in solitaria.

Quando serve l'autocertificazione in zona arancione

Nella zona arancione l'autocertificazione serve per spostarsi nelle ore del coprifuoco, dalle 22 alle 5, o fuori dal proprio comune e dalla propria regione, per ragioni di lavoro, salute o necessità e urgenza. Nell’autocertificazione, scaricabile in pdf, il firmatario deve dichiarare che il proprio spostamento è determinato da:

  • esigenze di lavoro; 
  • motivi di salute;
  • altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio.

Sul modulo vanno indicati il domicilio e il numero di telefono, inoltre occorre dichiarare di non essere sottoposti alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al Covid-19, fatti salvi gli spostamenti disposti dalle autorità sanitarie. Cosa rischia chi non è in regola? Una multa da 400 a mille euro, come previsto dal decreto.

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