rotate-mobile
Coronavirus

Valtellina "zona rossa", Moretti: «Faremo il possibile per alleggerire le restrizioni se l'epidemia rallenterà»

Le parole del presidente della Provincia di Sondrio in vista dell'entrata in vigore delle nuove regole: «Le disposizioni avranno la durata di 15 giorni, lasso di tempo in cui, non è assolutamente prevista la possibilità di cambiare scenario»

Si è tenuta nella mattinata di giovedì 5 novembre un’importante riunione, promossa da UPL – Unione Province Lombarde, per approfondire alcuni aspetti essenziali che hanno determinato l’inserimento, a seguito di apposita ordinanza del Ministro della Salute, della regione Lombardia nella “zona rossa” prevista dall’ultimo Dpcm del premier Conte. Presenti all’incontro, tenutosi in modalità videoconferenza, tutti i presidenti delle Province lombarde e l’assessore regionale agli Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori.

Il punto centrale del confronto ha avuto come oggetto la possibilità, demandata ad ordinanza del Ministro della salute, d’intesa con il presidente della Regione, di escludere parte del territorio regionale dall’applicazione delle restrizioni della cosiddetta “zona rossa” previste dall’ultimo Dpcm. Come raccontato dal presidente valtellinese, si è convenuto, per ragioni logiche e di più agevole gestione, di assumere come base di partenza l’unità territoriale corrispondente ai confini di ogni singola provincia.

«Per avanzare una simile proposta al Ministro competente è necessario dimostrare, con attento monitoraggio di tutti i parametri stabiliti e condivisi a tutti i livelli, che la situazione di determinati territori sia differente da quella attuale. I parametri considerati sono, oltre all’ormai noto indice RT, che indica la velocità di diffusione del virus, ben altri 20, tra cui anche la situazione di “sofferenza” delle strutture sanitarie del territorio» ha spiegato Elio Moretti.

Regione Lombardia si attiverà prontamente, mediante i propri tecnici specializzati, ad effettuare tale monitoraggio al fine di verificare e declinare nell’ambito dei propri confini la possibilità contemplata dal Dpcm. «In ogni caso le disposizioni che entreranno in vigore da domani avranno la durata di 15 giorni, lasso di tempo in cui, non è assolutamente prevista la possibilità di cambiare scenario, come spiegato dal presidente lombardo, Attilio Fontana (ascolta qui)» ha continuato il politico tellino.

Il monitoraggio

Il monitoraggio posto in atto da Regione Lombardia sarà continuo per tutto il territorio di sua competenza e consentirà di seguire costantemente l’evoluzione della situazione emergenziale. Questo permetterà al presidente Fontana di sottoporre alla valutazione del Ministro della salute le nuove condizioni che eventualmente emergeranno nei singoli territori provinciali affinchè si possano modificare le restrizioni vigenti da domani.

«Difficile, in questo momento, conciliare le due esigenze fondamentali: quella della salute da una parte e quella economica dall’altra. Un equilibrio che non si raggiunge facilmente, che comporta grandi sacrifici e necessita di infinita pazienza. Importante è sapere che noi amministratori, tutti, nessuno escluso, a partire dalla Regione Lombardia, per proseguire con la Provincia, con le associazioni UPL e ANCI Lombardia e tutti i sindaci del territorio, stiamo lavorando per cercare di trovare il giusto equilibrio che consenta di affrontare e superare questo difficile periodo» ha aggiunto il presidente sondriese.

«Porteremo avanti quanto emerso dall’incontro odierno, faremo tutto il possibile per ottenere un alleggerimento delle restrizioni ora imposte, qualora le condizioni epidemiologiche lo permettano. I cittadini non devono sentirsi abbandonati dal loro territorio» ha concluso Elio Moretti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Valtellina "zona rossa", Moretti: «Faremo il possibile per alleggerire le restrizioni se l'epidemia rallenterà»

SondrioToday è in caricamento