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Coronavirus, il sostegno del Comune di Sondrio agli esercenti penalizzati dal Dpcm

L'assessore Canovi ha firmato con i colleghi di 49 comuni capoluogo la lettera al Governo per chiedere immediate misure. Mercoledì 28 la maxi protesta nel capoluogo valtellinese

Ristori celeri per le categorie colpite, cassa integrazione efficace e interventi fiscali: sono i tre punti fermi evidenziati nella lettera indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte firmata dagli assessori alle Attività produttive e al Commercio di cinquanta comuni capoluogo italiani, tra cui l'assessore Francesca Canovi per Sondrio. La missiva, inviata per conoscena ai ministri Roberto Gualtieri, Stefano Patuanelli e Nunzia Catalfo, chiede, tra l’altro, «un timing preciso degli aiuti ed una armonizzazione tra Stato e Comuni sulle strategie da adottare per evitare scenari critici».

«È evidente - sottolinea l'assessore alle Attività produttive Francesca Canovi, alla vigilia della manifestazione proclamata per la mattinata di mercoledì 28 ottobre a Sondrio dagli esercenti della provincia (leggi qui) - che queste misure a sostegno di categorie così fortemente penalizzate debbano essere attuate con tempestività. Come Amministrazione comunale comprendiamo le difficoltà di operatori che già hanno patito oltremodo le conseguenze del lockdown e che, in questa fase, sono chiamati a ulteriori sacrifici. Siamo loro vicini e ci attiveremo per mettere in campo azioni a supporto ma ora è fondamentale che i ristori arrivino il più presto possibile. La lettera che ho firmato oggi contiene una richiesta esplicita al presidente del Consiglio Conte che ci auguriamo venga accolta: le categorie penalizzate dai nuovi provvedimenti devono essere indennizzate subito≫

La lettera dei 50 assessori

«Le situazioni emergenziali – scrivono gli assessori – possono creare pericolose disfunzioni tra istituzioni e cittadini: il rischio di vanificare qualsiasi impegno profuso a tutti i livelli a causa di scenari critici deve essere scongiurato attraverso profonde saldature tra Governo, istituzioni locali e comunita. A tal fine – osservano -, i rilevi sulle misure di supporto alle attivita’ economiche gia’ forniti da Anci-ristori celeri per le categorie colpite, cassa integrazione efficace ed interventi fiscali – sono del tutto condivisibili e rappresentano un assioma determinante affinche’ i Comuni, quali enti locali preposti alla tutela e al presidio dei territori, possano gestire le criticita’ sociali ed economiche di cui siamo tutti testimoni». 

«I presupposti di coesione nazionale- spiegano – che si erano spontaneamente creati nella primavera passata rischiano ora di degenerare in conflittualità razionali ed irrazionali: solamente un timing preciso degli aiuti ed una armonizzazione tra Stato e Comuni sulle strategie da adottare potrà evitare scenari critici per le istituzioni». Rilevano infine «l’impegno a mettere in campo ogni azione di supporto possibile alle attivita’ economiche attivabile a livello locale».

Tra i Comuni promotori:Massa, Padova, Siracusa, Como, Mantova, Sondrio, Caserta, Lecco, Pordedone, Asti, Treviso, Modena, Teramo, Lecce, Ferrara, Novara, Pesaro, Napoli, Caltanissetta, Latina, Monza, Lodi, Viterbo, Cremona, Taranto, Lucca, Brescia, Messina, Bari, Cosenza, Trapani, Palermo, Brindisi, Pistoia, Alessandria, Foggia, Gorizia, Catanzaro, Ancona, Cuneo, Reggio Emilia, Cagliari, Milano, Siena, Trieste, Fermo, Savona.

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