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Coronavirus, «numeri elevati in provincia di Sondrio, soprattutto in Alta Valle»

Il punto della situazione in Valtellina e Valchiavenna nella seconda ondata della pandemia. L'intervista a Lorella Cecconami, Direttore generale di ATS della Montagna

La seconda ondata della pandemia da coronavirus è giunta anche in provincia di Sondrio. Lo testimonia ampiamente il numero dei nuovi soggetti positivi al tampone in continua crescita, giorno dopo giorno, oramai da diverso tempo (leggi qui). A confermarlo è anche il Direttore generale di Ats della Montagna, Lorella Cecconami.

Una situazione difficile da gestire, seppur non come in altre realtà della Lombardia (Milano e Varese su tutti), che vede ATS operativa su diversi fronti per cercare di fronteggiare il diffondersi del covid-19. Dalla condizione degli anziani nelle rsa di Valtellina e Valchiavenna, all'ostica mappatura dei contatti dei soggetti positivi al coronavirus, soprattutto in Alta Valle, passando per le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) fino al vaccino antinfluenzale.

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