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Covid, per la montagna lombarda 81 milioni di euro di indennizzi

Soddisfatto Massimo Sertori: «Per gli impianti di risalita stanziati 40 milioni, oltre 6 milioni per i maestri di sci e le scuole di sci e 34 milioni per la filiera delle imprese turistiche danneggiate dai divieti»

In arrivo 700 milioni per la montagna grazie al Decreto Sostegni in fase di conversione alla Camera, a cui dovrebbero aggiungersi ulteriori 100 milioni con il Decreto Sostegni Bis. Dopo l'annuncio fatto dall'assessore alla Montagna di Regione Lombardia lo scorso 15 aprile, ecco la conferma ufficiale, con la ripartizione delle risorse.

“Promessa mantenuta”, dichiara l’assessore alla montagna di Regione Lombardia, Massimo Sertori. «Con l’aggiunta dei 100 milioni ai 700 già previsti - spiega Sertori - alla Lombardia arriveranno complessivamente 81 milioni di euro per gli indennizzi alla Montagna: 40 milioni per gli impianti di risalita, oltre 6 milioni per i maestri di sci e le scuole di sci e 34 milioni per la filiera delle imprese turistiche danneggiate dai divieti».

Era sabato 13 febbraio che arrivò la doccia fredda con la quale il Governo stabilì che la data prevista per la riapertura degli impianti di risalita sarebbe slittata. Tutto il comparto neve aveva predisposto e investito per le riaperture e la decisione provocò un danno ingente. Due giorni dopo, il lunedì 15 febbraio, il Ministro Garavaglia di concerto con Regione Lombardia ascoltò tutte le associazioni di categoria, con la promessa che lo Stato avrebbe compensato il danno. Presenti anche gli assessori alla montagna di tutte le Regioni dell’arco alpino.

L'annuncio di Sertori del 15 aprile 

«Il lavoro straordinario delle Regioni, con un forte coordinamento della Lombardia e la sinergia con il Ministro Garavaglia, - spiega Sertori - ha portato a questo risultato che per la montagna é del tutto inedito. C’è ancora lavoro da fare - continua - ma con il metodo dell’ascolto e del  confronto attuato fino ad oggi con i rappresentanti delle singole categorie, si arriverà ad un risultato soddisfacente e soprattutto rapido, per confortare questo importante settore fondamentale per il turismo montano».

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