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Sci, verso la chiusura degli impianti di risalita per le vacanze: si attende la conferma del Dpcm

Il Governo sarebbe intenzionato a mantenere chiuse le stazioni sciistiche. La Svizzera cosa fa?

Le vacanze natalizie al centro della discussione del prossimo Dpcm del Governo. A prescindere dal fatto che la Lombardia possa passare al livello di guardia arancione, a dicembre e gennaio le piste da sci potrebbero rimanere chiuse. Un vero colpo per il comparto turistico della provincia di Sondrio, fortemente legato, nella sua costruzione, agli impianti di risalita.

Il Governo sembrerebbe infatti decisamente orientato ad escludere la possibilità che durante le festività di Natale e Capodanno si possa andare in montagna o avere una libertà di spostarsi verso le località di vacanza. Il governo ha anticipato informalmente di stare lavorando a una iniziativa allargata a tutta Europa (Svizzera compresa?) per prevenire le consuete “vacanze sulla neve”.

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Un fenomeno che nel periodo invernale attira appassionati degli sport sciistici e dei soggiorni in montagna, una conseutudine che nei ragionamenti di Palazzo Chigi porterebbe con sè la stessa spensieratezza delle serate in discoteca della scorsa estate, seppure le discoteche non verrano certo riaperte in nessuna parte d'Italia. In altre parole diventa così molto difficile pensare che possa essere accolta, anche nelle regioni che nel periodo delle vacanze natalizie dovessoro trovarsi nella zona meno a rischio, ovvero quella gialla, la richiesta dei governatori che avevano sollecitato la riapertura degli impianti sciistici sia pure con il 50 per cento della capienza, la mascherina obbligatoria e gli ingressi scaglionati. Ancora una volta le responsabilità vengono di fatto spostate sui comportamenti dei cittadini, anche per le attività all'aperto. 

Sarà molto difficile che gli sciatori possano recarsi, anche solo in giornata, in Valtellina e Valchiavenna per una sciata. Resta invece da capire se ci si potrà invece recare nelle propie seconde case in montagna una volta rimossi i divieti di spostamento all'interno della propria regione. Resta ancora un'incognita, infine, come si comporterà in quel periodo la Svizzera con i propri impianti sciistici, attualmente aperti, e se i lombardi potranno varcare il confine, una volta abbassato da rosso ad arancione il livello di guardia, per andare a sciare. 

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