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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Covid, lo spettro del grande esodo verso la montagna per aggirare il Dpcm prima del 21 dicembre

A sollevare il tema della possibile "fuga" verso seconde case e alberghi (oltre che a sud) il presidente lombardo Fontana: «Il 19 dicembre rischiamo di rivivere le scene di marzo ma abbiamo tempo per prepararci». La proposta

Il 19 e il 20 dicembre prossimi, ultimo week end in cui sarà possibile spostarsi prima delle festività natalizie fuori dal proprio comune, come stabilito dalle nuove norme introdotte dall'ultimo Dpcm (leggi qui), rischiano di diventare un nuova corsa alle "periferie" italiane. Una gigantesca fuga dai grandi centri per raggiungere i luogi di vacanza per antonomasia, alberghi e seconde case di montagna, oltre che le famiglie lontane. Un "fuga" che potrebbe vedere come meta anche la Valtellina e la Valchiavanna.

A sollevare il dibattito è stato il presidente lombardo Attilio Fontana intervistato durante la trasmissione televisiva Mattino5. «Rischiamo di rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l'8 marzo. Ma visto che lo possiamo prevedere dobbiamo attrezzarci in modo che ci sia più attenzione in aeroporto e in stazione. Bisognerà parlare con le prefetture, forze dell'ordine per evitare che in quei giorni si creino più danni rispetto a quelli che si cercano di evitare con il Dl 'Natale'».

Il virologo Pregliasco: «Favorevole agli spostamenti tra comuni»

Il blocco degli spostamenti tra comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno continua a creare qualche malumore. Fabrizio Pregliasco, virologo e consulente tecnico-scientifico del Pio Albergo Trivulzio di Milano, è "favorevole" alla proposta del governatore lombardo Attilio Fontana di consentire di spostamenti tra Comuni diversi nei giorni di Natale, Santo Stefano e 1 gennaio.

«Non è facile venire incontro alle esigenze di tutti i cittadini e di situazioni molto particolari di famiglie che vivono in due Comuni diversi — ha detto l'esperto a margine di una conferenza stampa al Pat per illustrare le ultime misure adottate —. Per cui, queste indicazioni di ordine generale diventano stringenti e impossibili. Ritengo che il presidente Fontana voglia portare all'attenzione nazionale quello che è stato il grosso lavoro di tutte le strutture sanitarie e di tutti i cittadini lombardi che stanno facendo vedere che le cose migliorano». 

«Io — ha aggiunto il virologo dell'università Statale di Milano — spero si possa valutare, sempre con grande attenzione, questa possibilità per non esagerare con comportamenti eccessivi».

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