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Sabato, 20 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, Attilio Fontana: «Per la "fase 2" servono regole chiare, certe e inequivocabili»

Il governatore della Lombardia non è pienamente soddisfatto delle nuove misure presentate dal premier Giuseppe Conte

Con le prime riaperture, la possibilità di fare sport all'aria aperta e di fare visita "ai congiunti" ha preso forma la fase due dell'emergenza. Scatterà il 4 maggio, come annunciato dal primo ministro Giuseppe Conte, ma la giunta di Attilio Fontana non è pienamente soddisfatta delle nuove misure e chiede più chiarezza.

«Ripartenza? La Lombardia è pronta. Quando c'è da tirarsi su le maniche non diciamo mai di no — ha scritto Fontana in un post su Facebook —. Alcune cose, a partire dall’ennesima autocertificazione, non ci convincono ma rimaniamo attenti e collaborativi. Ci sono nodi da sciogliere: chi si prenderà cura dei figli dei lavoratori? Quando e come arriveranno i sostegni economici? Il governo come pensa di tutelare le famiglie? Sono domande ancora aperte che esigono risposte certe perché riaprire è urgente».

Il governatore, attraverso una nota, ha poi chiesto regole più concrete: «È fondamentale che da qui al 4 maggio, scadenza ormai prossima, ci siano regole chiare, certe e inequivocabili. E penso a quelle per l'utilizzo delle mascherine o a un protocollo univoco — ha aggiunto — da applicare a chi, rientrato al lavoro, risultasse poi positivo al Covid-19. Le proposte del Governo, con l'accordo delle Regioni, vanno verso una graduale riapertura delle attività a partire da cantieri e produzioni legate all'export».

«Sulla base dei dati sanitari e con l'obbiettivo primario della tutela della salute dei cittadini - ha concluso Fontana - bisogna prevedere puntualmente anche la riapertura di tutte le altre attività produttive e commerciali e le modalità del lavoro in smartworking. Il tempo a disposizione è pochissimo, i cittadini non possono essere avvisati all'ultimo momento».

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