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Venerdì, 29 Marzo 2024
Coronavirus

In Lombardia tutti possono prenotarsi per il vaccino anti-covid, basta avere il link

La falla del link aperto ricevuto da qualcuno che ne ha diritto. Lo rivela Radio Popolare. Ora ci si augura che la Regione corra ai ripari immediatamente

Un link aperto per prenotare la vaccinazione anti Covid in Lombardia senza averne diritto. Una incredibile falla nel portale delle prenotazioni è stata scoperta e denunciata da Radio Popolare, grazie ad una cittadina che ha verificato di persona la possibilità di "bypassare" le priorità e - da coscienziosa cittadina - ha rinunciato all'ultimo momento. Aggiungendo però che almeno in altri due casi, secondo quanto a lei riferito da un colonnello, responsabile del centro vaccini dell'ospedale militare di Baggio, «un commercialista e uno studente di scienze politiche» avrebbero effettuato il vaccino in quanto nella lista dei prenotati.

Riassumiamo le "puntate" precedenti. La vecchia scala di priorità prevedeva, in ordine, sanitari, ospiti di Rsa e Rsd, anziani over 80, altri anziani e persone fragili. Come si sa, questa scala è stata un po' sovvertita: mentre gli ospiti delle Rsd venivano momentaneamente "sospesi" per fare fronte alle vaccinazioni più massicce nelle zone rosse del Bresciano, la Regione Lombardia partiva con le prenotazioni online per gli over 80 e poi per gli insegnanti, che hanno cominciato ad essere vaccinati lunedì 8 marzo. Regione prometteva che la precedenza agli insegnanti non sarebbe andata a discapito dei fragili non ultra 80enni, ma di fatto questo sta avvenendo: gli insegnanti possono prenotarsi, chi soffre di patologie gravi ma non ha almeno 80 anni non ancora.

Il link aperto

In tutto questo, "girava" un link aperto del sistema di prenotazione online, collegandosi al quale chiunque poteva fare il "furbetto" e prenotare per sé la vaccinazione anti Covid. Lo ha fatto un'ascoltatrice di Radio Popolare, ma solo per andare fino in fondo: il giorno dopo, le è arrivata la mail con gli estremi per l'appuntamento all'ospedale di Baggio e, se non fosse stato per il suo senso civico (lodevole), avrebbe ricevuto la sua prima dose di vaccino Astrazeneca.

La Lombardia si rivolge a Poste Italiane per il sito dei vaccino anti covid

Questa volta la vicenda si è chiusa bene: la donna, che era accompagnata da un giornalista della radio, ha respinto il vaccino e ne è seguito un colloquio con il colonnello responsabile dell'ospedale, il quale ha riferito che loro si occupano esclusivamente dell'operazione di vaccinazione, non hanno modo di controllare le liste dei prenotati; che talvolta fanno una "mini intervista", senza però poter "stoppare" una vaccinazione prenotata secondo i crismi (apparenti); e che, in un paio di occasioni, due uomini (un professionista e uno studente) non parevano avere le caratteristiche dei vaccinabili.

Da non credere. «Il responsabile dell'ospedale, un colonnello, mi ha detto che loro si occupano solo dell'operatività», ha riferito la donna a Radio Popolare: «Ha aggiunto che fanno una mini intervista», ma evidentemente non hanno il "potere" di stoppare una vaccinazione prenotata secondo i crismi.

Il direttore dell'Asst Santi Paolo e Carlo, Giorgio Cattaneo, interpellato da Radio Popolare ha confermato che la cosa avviene circa tre volte la settimana; e che il link per prenotarsi è facilmente "distribuibile" nelle chat di Whatsapp o via mail da chi ne ha diritto a, potenzialmente, chiunque. Almeno fino ad ora.

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