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Situazione in peggioramento / Sondalo

Covid, in 10 giorni quasi raddoppiati i ricoverati al Morelli

Per far fronte alla situazione medici e infermieri sono stati trasferiti nei reparti dedicati da Sondrio e dalle altre specialità presenti a Sondalo

La situazione è in deciso peggioramento all'ospedale Morelli di Sondalo dove i nuovi ricoveri per covid-19 si susseguono al ritmo di una decina al giorno. Se ne sono registrati 41 dal 7 gennaio scorso e oggi i pazienti in cura sono 93, fra cui due in gravi condizioni per i quali sono stati attivati posti in emergenza in attesa del trasporto presso i centri accreditati di fuori provincia con terapia intensiva covid-19. Un paziente era stato trasferito ieri. Il numero di ricoveri, dunque, in soli 10 giorni è così quasi raddoppiato rispetto a quello che si registrava alla fine del 2021.

Nuovo personale e nuovi reparti

Il progressivo aumento dei malati covid-19, un trend che presumibilmente si confermerà anche nei prossimi giorni, fino a tutta la prossima settimana, richiede la presenza di medici e infermieri che, come già successo nelle precedenti ondate, sono stati trasferiti dall'ospedale di Sondrio e dalle altre specialità presenti a Sondalo. Attualmente sono tre i piani del primo padiglione dedicati, oltre all'Obi, l'Osservazione breve intensiva, del quarto, e l'azienda è pronta a riconvertire altri reparti se i numeri dei ricoverati lo rendessero necessario. Per lo stesso motivo si sta procedendo a una riorganizzazione dell'attività ospedaliera: sono garantiti gli interventi urgenti e quelli di natura oncologica. Non sono inoltre consentite le visite ai degenti ricoverati, con la sola eccezione dei pazienti terminali o estremamente fragili. 

"Questo peggioramento - spiega il direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario Tommaso Saporito - era purtroppo atteso e nelle scorse settimane ci siamo adeguatamente preparati per riorganizzare i servizi e le attività allo scopo di potenziare le risorse dedicate per contrastare questa nuova ondata. Ringrazio il personale che si è reso disponibile dimostrando grande senso di responsabilità. Come sistema sanitario chiediamo la collaborazione dei cittadini per superare questo momento difficile. La vaccinazione è l'arma più potente che abbiamo per contrastare il coronavirus, auspico che chi non l'ha ancora fatto decida di vaccinarsi e accompagni i propri figli. È inoltre fondamentale procedere con la terza dose entro i tempi indicati, senza indugio, e raccomandiamo di rispettare le misure di sicurezza".

La campagna vaccinale

L'impegno dell'Asst è massimo anche sul fronte della campagna vaccinale: l'obiettivo è quello di vaccinare il maggior numero di persone possibili per frenare la diffusione del coronavirus: nei centri vaccinali vengono somministrate seconde e terze dosi a pieno ritmo per completare il ciclo vaccinale e aumentare la copertura e, in particolare, a partire dal 7 gennaio è cresciuta la richiesta di prime dosi. Sono 306 quelle inoculate negli ultimi tre giorni: cento al giorno contro cento alla settimana, come avveniva nei mesi scorsi.

"Per quanto riguarda le prime dosi, sottolineano sempre da Asst Valtellina e Alto Lario, il centro vaccinale è il luogo di somministrazione del vaccino e non delle discussioni sull'obbligo vaccinale che, se protratte, potrebbero essere causa di disagi per gli altri utenti in attesa, com'è avvenuto in alcuni casi in questi giorni. Si confida quindi nella piena collaborazione di chi prenota la prima dose.

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