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Rispetto delle norme anti-covid fuori da scuola, si può fare meglio: «Più attenzione anche da parte dei genitori»

Solleva il problema il Prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello: «La situazione non è drammatica ma è delicata. Ciò che si può fare a scuola non è abbastanza per contrastare il coronavirus. Non bisogna derogare»

Cresce in provincia di Sondrio il timore che i casi di coronavirus possano presto aumentare anche tra i più giovani. A preoccupare è il mancato rispetto delle regole da parte degli studenti, soprattutto in entrata e uscita degli istituti scolastici. «Dentro le scuole tutto procede correttamente, secondo l’impostazione. È prima e dopo le lezioni che le cose non vanno bene. I ragazzi uscendo non indossano la mascherina e non osservano il distanziamento interpersonale, creando così assembramenti» ha dichiarato il Prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello.

«Ciò che si può fare a scuola non è abbastanza per contrastare il coronavirus. Non bisogna derogare. C'è la necessità di sensibilizzare le famiglie perchè è importante essere prudenti, prima di entrare a scuola sia in uscita. Capita che anche i genitori all’uscita da scuola si fermino a scambiare due parole tra di loro, senza osservare le norme di prudenza senza osservare comportamenti responsabili. La situazione non è drammatica ma è delicata. Bisogna fare tutto quello che è necessario» ha aggiunto Pasquariello evidenziando, inoltre, come non siano state segnalate problematiche sui mezzi di trasporto della provincia.

I casi in provincia

I casi di positività da covid-19 negli istituti scolastici di Valtellina e Valchiavenna ad oggi sono 4.  Da una parte il primo emerso, quello nella classe seconda della scuola primaria di Chiuro, dall'altra tre casi nella classe quarta della scuola alberghiera "Alberti" di Bormio. Dopo il primo caso di positività nella scuola bormina, i compagni ed i docenti sono stati nei giorni scorsi tutti sottoposti a tampone, permettendo così di rilevare altri due casi tra gli studenti. Tutti i tre positivi al covid-19 si trovano in isolamento con le loro famiglie. Stessa sorte per compagni e professori ad esclusione dei loro familiari. Fino al 2 ottobre prossimo le lezioni della classe si svolgeranno in via telematica. 

Fare rete

«Il sistema come pensato ha funzionato molto bene viste le poche quarantene poste in essere ad oggi in provincia di Sondrio. Questo è il momento di fare bene rete tra sindaci, presidi degli istituti scolastici e Ats della Montagna. Per gestire al meglio la situazione è importante essere in continuo rapporto, scambiandosi le informazioni in tempo reale per poter agire di conseguenza» ha concluso il Prefetto della provincia di Sondrio ricordando come sia già possibile accedere ai "punti tampone" qualora i dirigenti scolastici, in accordo con famiglie e pediatri, lo ritengano necessario per monitorare la situazione tra gli studenti.

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