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Coronavirus, il Viminale concede ai bambini di uscire di casa ma la Lombardia non ci sta: «Gravissimo messaggio»

Dal Ministero dell'Interno una specificazione su assembramenti e spostamenti delle persone. La condanna dell'assessore regionale Giulio Gallera

"È da intendersi consentito, a un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione". Lo si legge in una circolare che il Viminale ha inviato ai prefetti per chiarire ''profili applicativi in tema di divieto di assembramento o di spostamenti di persone fisiche" durante l'attuale emergenza coronavirus. Una sorta di diritto per i più piccoli a godere di una passeggiata al sole in virtù dell'arrivo della bella stagione.

Nello specifico, il Viminale, come riportato dal Prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello, ha precisato le seguenti norme:

  • Vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
  • Il divieto non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all'aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (ad esempio, case-famiglia). In tali strutture, peraltro, chiunque acceda dall'esterno (operatori, fornitori, familiari, ecc.) sarà comunque tenuto al rispetto del divieto di assembramento, della distanza interpersonale di un metro e dall'utilizzo degli occorrenti presidi sanitari (mascherine e guanti).
  • Per quanto riguarda gli spostamenti di persone, è consentito a un solo genitore camminare con i propri figli minori; tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta inoltre nell'ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute.
  • Nel ricordare che non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto e accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, la circolare evidenzia che l’attività motoria generalmente consentita non va intesa soltanto come equivalente all’attività sportiva (jogging). L'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo scorso, infatti, tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima il camminare in prossimità dell'abitazione. 
  • Gli spostamenti nei pressi della propria abitazione sono giustificati anche da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l'assistenza, purché riconducibili a motivazioni di necessità o di salute.
  • In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di  assembramento e al rispetto della distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona.

Gallera: «Gravissimo, non è il momento di abbassare la guardia»

«Non è questo il momento di abbassare la guardia. La Circolare diffusa dal Ministero dell'Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora». Lo afferma l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, in relazione alle indicazioni diramate dal Viminale sulle attività motorie.

«Il provvedimento ministeriale - aggiunge l'assessore Gallera - potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus».

«La luce in fondo al tunnel - conclude Gallera - rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l'indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile».

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