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Coronavirus Sondalo

I cacciatori della provincia di Sondrio donano 22.500 euro all'ospedale Morelli di Sondalo

I presidenti dei Comprensori alpini: «Ci è sembrato doveroso fare la nostra parte e dare un aiuto a chi in questo momento ne ha più bisogno»

Data la situazione difficile che si è venuta a creare in Valtellina (come anche in tutto il mondo) a causa del coronavirus anche il mondo venatorio della provincia di Sondrio si è mobilitato. Attraverso i presidenti dei Comprensori alpini di ALTA VALTELLINA (Massimo Silvestri) – CHIAVENNA (Luigi Galperti) - MORBEGNO (Enrico Marchesini) –SONDRIO (Ernesto Ceribelli) – TIRANO (Giuliano De Piazzi), i membri dei rispettivi comitati hanno deciso, all'unanimità, ognuno in base alle proprie disponibilità di avanzo di bilancio, di donare al reparto di emergenza del Coronavirus dell'ospedale Morelli di Sondalo la cifra di 22.500 euro.

Questa donazione contribuirà in piccola parte ad aiutare dal punto di vista sanitario la popolazione valtellinese ad uscire il prima possibile da questa situazione difficile e surreale che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.

Un gesto di solidarietà che dimostra la forte coesione delle associazioni locali con il loro territorio, nella consapevolezza che solo attraverso l’unità d’intenti si potrà superare questa difficile prova.

«La realtà venatoria valtellinese è costituita da migliaia di tesserati – dichiarano i presidenti –; intorno ai nostri Comitati si raccolgono oltre 2200 soci, con una distribuzione geografica che tocca tutte i comprensori della valle (380 per Tirano, 452 per Chiavenna, 290 per l’Alta Valtellina, 514 per Morbegno e 600 per Sondrio). Ci è sembrato doveroso fare la nostra parte e dare un aiuto a chi in questo momento ne ha più bisogno».

Un atto concreto e lodevole da parte di un settore che viene spesso biasimato, ma che conta tra le sue fila molti generosi valtellinesi.

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