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Sertori contrario alla Lombardia "zona rossa": «Danno economico e sanitario per i cittadini. Un gran pasticcio»

Anche l'assessore regionale contro le decisioni del Governo: «Spero ci sia la volontà di rivedere il provvedimento»

Anche l'assessore lombardo agli Enti locali e alla Montagna, il valtellinese Massimo Sertori, non trova giusta la decisione del Governo di definire la Lombardia "zona rossa" durante la seconda ondata della pandemia da coronavirus, proprio come il "suo" presidente Attilio Fontana. «Il Presidente Conte ha confermato che i dati utilizzati per la determinazione delle fasce sono quelli di dieci giorni fa. Quindi, nel caso della Lombardia che ha dati aggiornati migliori rispetto quelli utilizzati, pare non meriti il titolo di fascia rossa con tutte le conseguenze del caso» ha commentato Sertori.

«Altre Regioni che 10 giorni fa avevano una determinata situazione epidemiologica fotografata e utilizzata per determinare la fascia, oggi potrebbero risultare sottovalutate rispetto alla situazione reale nel frattempo mutata. Ciò nonostante, per almeno 15 giorni i provvedimenti e limitazioni saranno relativi alla fascia meno restrittiva» ha continuato il leghista.

«Tale situazione potrebbe arrecare un danno non solo economico, come nel caso della Lombardia, ma addirittura sanitario per i cittadini. Un gran pasticcio!!! Spero ci sia la volontà di rivedere il provvedimento!» ha concluso Sertori.

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