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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Massima attenzione contro l'arresto cardiaco: donati 10 defibrillatori alle forze dell'ordine della provincia

La consegna al termine dell’iniziativa voluta da ATS della Montagna e AREU insieme a Prefettura e istituzioni: 80 le persone formate, 10 i defibrillatori e svariate le pocket mask consegnate

Sono 80 le persone formate, 10 i defibrillatori e svariate le pocket mask consegnate nel corso di una conferenza stampa in Prefettura al termine dell’iniziativa voluta da ATS della Montagna e AREU insieme a Prefettura e Forze dell’Ordine. 

A fare gli onori di casa è stato il Prefetto Salvatore Rosario Pasquariello che ha ringraziato ATS ed AREU sottolinenando l’importanza di questo progetto che mira a diffondere sempre di più la cultura del soccorso fra i cittadini. 

«Nello specifico, insieme ad AREU – ha spiegato il Direttore Generale dell’ATS della Montagna, Lorella Cecconami – abbiamo coordinato le sessioni di studio, sia teoriche che pratiche, certificando la formazione nelle tecniche di primo soccorso di 80 operatori fra Guardia di Finanza,Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale e Vigili del Fuoco. Sulle auto delle Forze dell’Ordine, dunque, da oggi ci saranno anche i defibrillatori. Attenzione però – ha ricordato il DG Cecconami – l’apparecchio da solo non basta, l’obiettivo fondamentale resta quello di formare le persone. Una risorsa fondamentale in un territorio molto complesso come il nostro dal punto di vista logistico». 

Defibrillatori - Corso di formazione di primo soccorso per le forze dell'ordine

Dello stesso avviso anche il dottor Claudio Mare, portavoce del Direttore Generale di AREU Alberto Zoli, e Salvatore Compatti, coordinatore regionale dei progetti di formazione di AREU, che hanno ribadito come la Lombardia in materia di formazione nelle tecniche di primo soccorso sia un’eccellenza a livello nazionale. 

Il progetto valtellinese

Il progetto dedicato alle Forze dell’Ordine, infatti, si somma a quello rivolto agli studenti “Anticipando la buona scuola” (che pone la Lombardia in vetta alla classifica delle buone prassi in materia) che ogni anno, grazie alla strettissima collaborazione fra ATS e AREU, vede la formazione  – con certificazione valida su tutto il territorio nazionale – di 2000 alunni del 4° anno di scuola superiore (provincia di Sondrio, Valcamonica e Alto Lario). 

Il cittadino, giovane o meno, adeguatamente formato, dunque, può fare la differenza in caso di emergenza.  

«Alternare le corrette operazioni di ventilazione alle compressioni toraciche e alla terapia elettrica per mezzo dei defibrillatori – ha spiegato il dottor Gianluca Marconi, responsabile territoriale di AREU – è fondamentale per guadagnare tempo prezioso che consenta ai professionisti di intervenire una volta giunti sul luogo. E il fattore tempo, come è noto, è determinante in caso di malori di natura cardiaca. Il defibrillatore da solo, quindi, non basta  – ha ribadito Marconi – l’operatore prima di tutto deve, una volta individuata la natura del malore, saper intervenire manualmente».

Ad oggi tra quelli fissi e quelli portatili, in provincia di Sondrio vi sono oltre 260 defibrillatori, ma resta essenziale – questo il messaggio più importante  – continuare a lavorare sulla diffusione capillare della cultura del primo soccorso.

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