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richiesta di chiarimenti

Reparto ictus chiuso per "ferie", il caso sbarca in Regione

La chiusura per far smaltire le ferie dei medici della Stroke Unit dell'ospedale di Sondrio fa discutere. L'interrogazione del Movimento 5 Stelle al Pirellone

La questione della chiusura per "ferie" del reparto Stroke Unit dell'ospedale di Sondrio "sbarca" a Milano. È con un'interrogazione scritta che il Movimento 5 Stelle al Pirellone, con firmatari Massimo De Rosa, Dario Violi, Marco Degli Angeli e Marco Fumagalli, chiede di conoscere le reali volontà della Regione e dell'Asst, alla luce, tra l'altro, della pubblica denuncia dell'ordine dei medici della provincia di Sondrio.

"Nonostante il direttore generale dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale della Valtellina e dell'Alto Lario, Tommaso Saporito, continui a dichiarare la temporaneità dell’inescusabile disservizio, la chiusura del reparto coincide con uno tra i periodi di maggiore affluenza turistica: la Provincia di Sondrio è in questo mese interessata da un afflusso di oltre 300.000 turisti con una permanenza media di quasi 4 giorni. Il rischio potenziale di difficoltà di intervento o trasporto dei pazienti verso il reparto di Stroke Unit milanese, ricade quindi sulla popolazione residente e sulle orde di turisti che raggiungono le nostre Alpi per godere di temperature sopportabili" si legge nell'interrogazione.

I rischi per la salute aumentano nel periodo estivo per i pentastellati. "Se a tanto aggiungiamo come alcuni studiosi abbiano evidenziato una correlazione tra stagione calda e decessi per ictus, ipotizzando che la causa fosse da ritrovare nella maggior esposizione all’aria aperta e quindi all’inalazione di inquinanti mescolati tra loro (lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Stroke) non vi è chi non veda come vi sia oggi la necessità di ripristinare immediatamente il reparto Stroke Unit del nosocomio di Sondrio".

"Tutto ciò accade in una valle che ospiterà numerose gare delle Olimpiadi Invernali 2026. Vengono annunciati interventi di 'restyling' infrastrutturali che prevedono investimenti di alcune centinaia di milioni di euro e che impatteranno seriamente sull’ambiente. Se, da una parte, la Provincia si prepara con solerzia all’evento iridato, pare che la stessa cosa non occorra in ambito sanitario; il piano di riorganizzazione della sanità di montagna pensato dagli assessorati regionali competenti produce giorno dopo giorno devastanti ripercussioni su tutto il settore ospedaliero che oggi risulta, di fatto ingestibile".

La questione territoriale è centrale nella gestione dei problemi. "Di fatto, la provincia di Sondrio, in tutta la sua estensione di oltre 100 chilometri, si trova oggi a dover nuovamente patire disservizi sanitari salva vita. Per la complessità del territorio montano la provincia di Sondrio presenta una situazione di estremo disagio tanto da essere inserita in una particolare azienda sanitaria, la ATS della Montagna. Nel tempo si è oltretutto assistito ad un progressivo impoverimento delle dotazioni di soccorso e trasporto sanitario territoriale da parte di Areu, con riduzione delle ambulanze dotate di medico e infermiere nonché affidamento del settore in gran parte al volontariato. L’utilizzo dell’elicottero è limitato dalla presenza di passi alpini spesso non superabili e da condizioni meteo tipiche del territorio montano che riducono le possibilità di volo che rimane a vista".

Richieste di chiarimenti

Le richieste di chiarimento, rivolte al settore Welfare guidato da Letizia Moratti, attraverso il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, sono precise. Innanzitutto i M5S vogliono conoscere "se gli annunci di carenza di personale, che dovrebbe a questo punto essere equamente distribuito 'd’ufficio' tra città e vallate alpine, celano per caso l’obiettivo della chiusura dell’ospedale Morelli di Sondalo ed il depotenziamento di quello di Sondrio a favore di una visione privatistica e Milano-centrica del sistema sanitario Regionale". 

In secondo luogo si domandano "come si procederà all’utilizzo del prezioso servizio di elisoccorso h 24 introdotto da pochi mesi, nel senso se è stato cronometrato il tratto da percorrere in funzione della situazione di 'pericolo sanitario' in cui si trova il paziente colpito da ictus". Inoltre, in caso di maltempo, "come si pensa potrà essere usato il servizio dell’elisoccorso visto che il volo notturno, ma anche diurno, può essere fatto soltanto a vista?".

Infine la domanda sul personale. "Come si intende trovare, in un solo mese, personale sanitario considerato il fatto che il 15 agosto, come si apprende dalle dichiarazioni del DG dell’ospedale di Sondrio, il servizio Stroke Unit riprenderà la sua piena attività". Tutte le risposte alle perplessità dovranno essere date, in forma scritta, entro 30 giorni.

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