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Intervento record sul piccolo cuore della sondalina Matilde

Nata con una difficile diagnosi prenatale la piccola di soltanto 15 mesi è stata sottoposta ad un eccezionale intervento di cardiochirurgia: ora è tornata a casa

A 15 mesi è sopravvissuta ad un raro intervento di cardiochirurgia che ha permesso di ripristinare la connessione tra la circolazione sistemica e quella polmonare. È quanto accaduto alla piccola sondalina Matilde, nata con una difficile diagnosi prenatale. Che il suo cuore fosse complicato come un rebus era chiaro già dal pancione. La piccola aveva una diagnosi prenatale di trasposizione congenitamente corretta delle grandi arterie (Cctga), difetto del setto interventricolare (Div) e anomalia di Ebstein a carico della valvola tricuspide. In utero era stata seguita all’ospedale Vittore Buzzi, con cui l'IRCCS Policlinico San Donato (dove è stata operata) ha una convenzione di collaborazione da anni, mentre il primo intervento lo aveva subìto già a 20 giorni di vita.

Una volta raggiunto, a 15 mesi di vita, un peso idoneo a sopportare l’operazione (tra gli 8 e i 10 kg), la bambina, ormai lattante, è stata ricoverata nell’IRCCS per subire l’intervento di “doppio switch modificato, uno dei pochi mai effettuati al mondo”, spiegano dalla struttura. In gergo tecnico, sono stati eseguiti “uno switch atriale e arterioso e, contemporaneamente, un Hemi-Mustard e Glenn (Bdg) con chiusura del difetto interventricolare (Div)”. In questo modo, oltre a riportare l’arteria polmonare in connessione con il ventricolo destro e l’aorta in connessione con il ventricolo sinistro e a ripristinare la connessione tra circolazione sistemica e polmonare, si è provveduto a chiudere il buco nella parete che separa le due camere inferiori del cuore. L’intervento chirurgico è stato eseguito “con successo”, evidenziano i medici, tanto che la bambina è rimasta ricoverata, dopo l’operazione, solo 15 giorni, di cui 5 in terapia intensiva e 10 in reparto. “Ora possiamo guardare al futuro della nostra famiglia con grande serenità”, hanno dichiarato, commossi, i genitori di Matilde, Federica Stella ed Antonio Sottovia.

L'IRCCS Policlinico San Donato è il primo centro in Italia e uno dei più attivi in Europa nella diagnosi e nel trattamento delle cardiopatie congenite. Ogni anno, vengono eseguiti circa 500 interventi cardiochirurgici per il trattamento delle cardiopatie congenite e oltre 600 pazienti sono trattati con procedure di cardiologia interventistica. L'intervento è stato il primo al mondo, di così alta complessità, ad essere eseguito con un nuovo sistema di perfusione avanzata di ultimissima generazione, che ha ridotto il rischio di esposizione a lunghi tempi di circolazione extracorporea. Il dottor Mauro Cotza, responsabile del Servizio di Perfusione e dell'Unità ECMO presso l'ospedale, ha confermato l'efficacia del nuovo sistema. Il dottor Alessandro Varrica, chirurgo della Cardiochirurgia pediatrica e dei congeniti adulti, diretta dal dottor Alessandro Giamberti, ha affermato che l'intervento è stato una scelta coraggiosa, ma resa possibile dalla competenza della Cardiochirurgia pediatrica dell'IRCCS Policlinico San Donato e dalla fiducia dei genitori della bambina.

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