Centro Servizi Volontariato, Filippo Viganò confermato presidente
Ruolo di vicepresidente per Gabriella Bertazzini, di Agenzia per la Pace Sondrio
Filippo Viganò è stato riconfermato presidente del Centro di Servizio per il Volontariato-CSV Monza Lecco Sondrio.
Alla guida di CSV MLS dalla sua costituzione nel gennaio del 2018, in seguito alla fusione dei tre CSV delle province di Monza e Brianza, Lecco (So.Le.Vol.) e Sondrio (L.A.Vo.P.S.), Filippo Viganò dell’Associazione Volontari Sovico è stato designato dal nuovo Consiglio Direttivo a ricoprire nuovamente la carica di Presidente per i prossimi 3 anni. Al suo fianco i due vicepresidenti Gabriella Bertazzini dell’associazione Agenzia per la Pace di Sondrio e Claudio Dossi, presidente di Auser Leucum Lecco.
Il bilancio dei primi anni
"Gli anni seguiti alla fusione dei CSV di Monza, Lecco e Sondrio hanno portato stimoli e operatività di grande interesse. Sono stati caratterizzati da due grandi momenti: la Riforma del Terzo Settore e la stagione del fermento normativo, da un lato, e dall’altro l’affermarsi di una visione allargata, comunitaria si direbbe oggi, dell’intervento delle realtà associative e del volontariato che ha coinvolto le istituzioni, i territori e tutti i soggetti che vi operano – sottolinea Gabriella Bertazzini – in questa nuova dimensione il CSV ha sempre di più assunto la funzione di promuovere lo sviluppo civile, sociale e culturale delle comunità locali, sostenendo il volontariato attraverso la creazione di reti relazionali che pensino e programmino la costruzione di un nuovo welfare capace di guardare allo stesso tempo all’Europa e ai bisogni dei territori”.
La delegazione di Sondrio e le prospettive future
La delegazione di Sondrio, oltre che da Gabriella Bertazzini, è composta da MariaPia Pasini (Univale) e Angelo Passerini (Il Quadrifoglio).
“Il ruolo dei CSV è diventato soprattutto quello di sostenere con competenza, professionalità e lavoro di rete le organizzazioni a diventare partner della pubblica amministrazione, delle aziende sanitarie, del mondo delle fondazioni e delle cooperative nei processi di programmazione e progettazione dei servizi sociali, sociosanitari e in generale delle politiche del welfare locale. In questa logica la pandemia ha evidenziato le potenzialità dell’associazionismo come catalizzatore delle reti solidaristiche e degli interventi pubblici – conclude Gabriella Bertazzini – nel futuro diventerà sempre più importante la capacità di partecipare ai bandi promossi non solo dal pubblico, ma anche dal privato sociale e a tutte quelle iniziative di collaborazione avviate sui territori anche dalle imprese più attente ai valori della coesione, della crescita e dell’inclusione sociale. Prioritario sarà necessariamente nei prossimi mesi il tema della lotta alla povertà e al contrasto di tutte le situazioni di emarginazione ed esclusione sociale che caratterizzano anche territori come quelli di nostro riferimento”.