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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sondrio, l'asilo nido comunale non riapre per l'estate. La contrarietà dei sindacati

A differenza di altre strutture "La Coccinella" non ha attivato un centro estivo per venire incontro alle istanze delle famiglie. Le perplessità di Cgil e Cisl

L'asilo ndo comunale di Sondrio è chiuso dal 19 febbraio 2020. A distanza di quasi 5 mesi, nonostante altre strutture analoghe abbiano riaperto le loro porte a piccolissimi, "La Coccinella" resta chiusa, a lanciare l'allarme sono le sigle sindacali Cgil e Cisl. «Abbiamo appreso da parte di alcuni genitori che l’asilo nido comunale "La Coccinella" non riaprirà per il periodo estivo. Le preoccupazioni e perplessità a questo punto sono molte. Innanzitutto ci preoccupa che un servizio pubblico, prezioso e caratterizzato da sempre da alta professionalità da parte delle operatrici e degli operatori, non sia stato riattivato sotto forma di centro estivo, per la fascia 0-3 anni, come invece avrebbe potuto essere, chiaramente in piena sicurezza sia per gli operatori che per i bambini. In altre realtà lombarde e nazionali, infatti, il confronto fra le Amministrazioni comunali e Organizzazioni sindacali ha portato alla definizione di linee guida e modalità di apertura in sicurezza dei nidi».

«Siamo a conoscenza che un gruppo numeroso di genitori di bambini già iscritti al nido comunale avevano espresso interesse verso tale opportunità, ovviamente nelle forme consentite e previste dalle attuali linee guida di riferimento. Non entrando nel merito di valutazioni politiche, condivisibili o meno, ma legittime, spiace però apprendere che l’assessore al ramo, rivolgendosi alle famiglie interessate, abbia rappresentato l’impossibilità di una programmazione estiva delle attività de "La Coccinella", basandosi su una lettura limitante dei decreti in vigore e imputando tale limite alla necessità, apparentemente non superabile, di consentire al personale educativo del nido comunale di poter godere "obbligatoriamente" delle ferie maturate e non fruite nel corso dei mesi di sospensione» hanno denunciato i rappresententi della Funzione pubblica Michela Turcatti (Cgil) – Francesco Caiazza (Cisl).

«Ora, ci preme sottolineare che, come Organizzazioni sindacali, la tutela dei diritti dei lavoratori e lavoratrici rientra nella nostra azione quotidiana, ma nel caso specifico ci chiediamo se l’Amministrazione abbia innanzitutto valutato la possibilità di sperimentazione di un progetto di riapertura in forma di centro estivo de "La Coccinella". Non vorremmo che tutto questo rispondesse invece a un disinvestimento e a quel processo di esternalizzazione del personale del nido comunale, purtroppo tutt’ora in atto, non solo nelle intenzioni, ma anche nelle decisioni assunte nei giorni scorsi dalla maggioranza consiliare di Sondrio. Progetto che, come ribadito in ogni sede, rappresenta per noi un ulteriore arretramento dei servizi pubblici» hanno continuato Turcatti e Caiazza.

«Saremmo stati ben lieti di poter contribuire, laddove coinvolti, alla condivisione di un progetto, chiaramente dal carattere di assoluta eccezionalità, ma che avrebbe certamente rappresentato una risposta pubblica di qualità alla cittadinanza, in chiave di diversificazione dell’offerta ludico-ricreativa, rispondendo al contempo ai bisogni di risocializzazione dei bambini e a quelli di conciliazione vita-lavoro delle famiglie. Rinnoviamo il nostro appello e la nostra totale disponibilità come categorie del pubblico impiego a dialogare con l’Amministrazione per lavorare su soluzioni che contemplino il diritto dei bambini a spazi di crescita con la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, specie in vista della piena riapertura dei servizi a settembre» hanno concluso i sindacalisti.

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