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"Tangenziale di Sondrio? Si allunghi il cavalcavia del Trippi e si tolga la rotonda di via Europa"

Continua a far discutere il progetto di Anas per le Olimpiadi. Per il presidente di ACI Sondrio Andrea Mariani lo svincolo con rotatoria è "un'opera totalmente inaccettabile perchè creerebbe code ed inquinamento"

Cresce il malcontento attorno all'opera ipotizzata da Anas per superare l'incrocio tra la tangenziale di Sondrio e la linea ferroviaria in località Trippi, all'interno del territorio comunale di Montagna in Valtellina. Dopo la presentazione ufficiale, avvenuta presso palazzo Pretorio nella giornata di mercoledì 23 novembre, con il conseguente disvelamento dei rendering, si è aperto un ampio dibattito pubblico sull'opera. Tra le voci intervenute anche quella di Andrea Mariani, presidente di ACI Sondrio. "L'opera va assolutamente fatta ed il passaggio a livello va superato", ha dichiarato a scanso di equivoci.

Tante le questioni irrisolte, però, secondo Mariani. Da una parte l'incompletezza dell'opera: "Prendiamo atto che i fondi per realizzare in toto il progetto iniziale, quello cioè che prevedeva l'arrivo della tangenziale in zona Fiorenza, non ci sono. Da progetto ambizioso qual era ci si è ridotti ad avere un intervento molto piccolo che genera ulteriori problemi. Serve allungare di 200 metri il cavalcavia, fino al piazzale del salumificio Rigamonti, così si 'salverebbe la pelle' alla gente che abita nei pressi dell'opera e si darebbe 'agio' alla viabilità. Di solito questi innesti non si fanno in curva. 'Allungare' di 200 metri verso est permetterebbe di inserire l'opera lungo un rettilineo, aumentando la sicurezza. La soluzione di un errore non può essere un altro errore".

Discorso analogo per la rotonda studiata per lo svincolo sondriese di via Europa. Un'opera che "tapperebbe completamente il traffico, creando non poche difficoltà agli automobilisti". "Non si è mai vista una tangenziale che si interseca con una rotonda a raso. È un'opera totalmente inaccettabile perchè va contro i principi per cui si interviene alla Sassella per superare la rotatoria esistente. Spendiamo 20 milioni di euro per togliere la rotonda a Castione Andevenno e poi ne spendiamo 40 un chilometro sopra per creare la stessa cosa", prosegue il presidente dell'Automobile Club d'Italia.

"Capisco che il Comune di Sondrio abbiamo chiesto uno svincolo completo, come quello da poco riqualificato di via Samaden, ma una rotonda farebbe finire la tangenziale 500 metri prima di oggi, creando tantissimi problemi. Sarà un danno enorme, anche per quanto riguarda la viabilità interna di Montagna in Valtellina" ha aggiunto il presidente.

Non di poco conto, inoltre, la questione ambientale. "Un recente studio di ACI racconta di 167mila auto in provincia di Sondrio (su 177mila abitanti totali, ndr). Le strade devono permettere di evitare impatti ambientali. Se si mette ogni chilometro e mezzo una rotonda a raso, o magari un semaforo come a San Giacomo, diminuisce la velocità del traffico e aumenta le possibilità di code. Così si creano quelli che sono degli enormi generatori di inquinamento, andando così contro a quanto scritto nel dossier olimpico per il 2026".

Stop alla rotonda e confronto

"Forse, per un'opera di così grande rilevanza per il sistema viario provinciale, valeva la pena fare uno sforzo più grande, andando a prendere parte delle risorse dalla polverizzazione di risorse spese per le microopere. Si sta parlando dell'unico asse viario che ha la Valtellina, uno sforzo in più sarebbe stato dovuto. Cose così succedono quando si affida ad un soggetto l'incombenza di realizzare un'opera e poi gli altri interessati scompaiono. Ciò è sbagliato. Servono progetti attentamente valutati attraverso un costante confronto con il territorio" ha proseguito Mariani.

Ora vi è la necessità di ragionare, senza farsi prendere da quella che qualcuno ha definito "foga olimpica". "Anas faccia uno sforzo di confronto, come fatto con successo per la Sassella. Siamo ancora in tempo. Togliamo la rotonda di via Europa e con i soldi risparmiati, insieme ad altre risorse, allunghiamo il cavalcavia. Serve solo la volontà di volerlo fare. La rotonda, a differenza del superamento del passaggio a livello, non è un'urgenza" ha concluso il numero uno di ACI Sondrio.

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