rotate-mobile
la presentazione / Albosaggia

Albosaggia, una nuova casa per i ragazzi di SpaH

Il centro per giovani disabili il prossimo anno avrà una nuova sede per un percorso d'inclusione a 360°. I fondi da Fondazione Cariplo, Comune e Provincia

Dalle parole ai fatti, passando dal reperimento delle risorse. Dopo l'annuncio di due anni fa la Fondazione Albosaggia, supportata dal Comune, è riuscita a trovare i 750mila euro necessari per la costruzione della "Casa di SpaH", il centro per ragazzi con disabilità istituito nel 2014 proprio nel paese orobico.

L’obiettivo è tanto ambizioso quanto aderente alla vocazione di SpaH e di Fondazione Albosaggia: creare e consolidare un nuovo approccio ai temi della vita adulta delle persone con disabilità, valorizzando l’individuo come soggetto attivo in tutti i processi di socializzazione e animazione sociale, attraverso relazioni che sappiano andare oltre l’aiuto e il ruolo passivo della persona con fragilità.

La struttura 

Gli investimenti - 350mila euro da Fondazione Cariplo ed altrettanti dal Comune di Albosaggia tramite i fondi dell'AQST, Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale di Provincia di Sondrio e Regione Lombardia - permetteranno di realizzare una struttura di housing “Durante e Dopo di Noi”, di valenza mandamentale, con disponibilità di 10 posti letto complessivi. Il completamento dei lavori è previsto per fine 2023.

Nel dettaglio, dalla demolizione e ricostruzione di un rustico attualmente inagibile nell’area del campus scolastico di Albosaggia, nasceranno 4 unità abitative: due bilocali per progetti di residenzialità stabile, un trilocale per esperienze di palestre di autonomia ed un altro destinato alla gestione delle associazioni locali per promuovere esperienze e percorsi di vita indipendente.

Accanto a ciò, nascerà uno spazio di socialità aperto alla popolazione e ad altri Enti del Terzo Settore, rivolto dunque agli ospiti ma anche alla cittadinanza, per favorire la condivisione e la partecipazione ad attività comuni.

nuova sede SpaH

Percorso

“La casa di SpaH”, una volta terminati i lavori di realizzazione e allestimento, sarà gestita da uno staff operativo qualificato anche mediante la promozione e diffusione dei relativi contenuti con Amministrazioni ed Enti locali; a ciò si aggiungerà, dal secondo anno, l’attività stabile di un gruppo di animazione sociale che opererà all’interno degli spazi comuni e che sarà composto dagli inquilini degli appartamenti, da cittadini volontari e dai giovani che frequentano il servizio diurno con  pianificazione e programmazione insieme al Centro Servizi Volontariato di Sondrio.

A fare da cornice e continuazione, un tavolo di discussione e approfondimento sul tema del “Durante e Dopo di Noi” appositamente costituito e la collaborazione con ANFFAS Onlus Sondrio ai cui associati saranno riservati i posti letto di uno degli alloggi.

Con questo progetto - anche grazie ad una costante azione di verifica e monitoraggio dei risultati e delle criticità - Fondazione Albosaggia prevede di raggiungere risultati importanti: la graduale saturazione degli appartamenti andando ad intercettare i bisogni delle famiglie e delle associazioni del territorio; la costituzione e formazione di un gruppo di 20 volontari attivi nel primo anno e 30 a partire dal secondo; l’aumento del senso di appartenenza e del lavoro di rete con le altre realtà del terzo settore; il miglioramento della percezione del ruolo de "La casa di SpaH" nella cultura del "Durante e Dopo di Noi" e nell'impegno dell'inserimento sociale delle persone con disabilità; la diminuzione del senso di isolamento delle famiglie e l’ aumento di fiducia nel futuro.

Essenziale la collaborazione con l’Ufficio di Piano del Comune di Sondrio ed Albergo Etico (impresa sociale Buona Visione e associazione Dappertutto), con la cooperativa sondriese Sol.Co., CSV Monza Lecco Sondrio, AIAS Sondrio e UILDM Sondrio.

Soddisfazione

“Una risposta innovativa e sperimentale alternativa all’unica attualmente disponibile per questi ragazzi - ha dichiarato la Presidente di Fondazione Albosaggia, Ornella Forza -  mentre finora il passo obbligato successivo all’uscita dal proprio nucleo famigliare è sempre stato l’istituzionalizzazione, ossia il collocamento delle persone con disabilità in strutture residenziali come le RSD. La “Casa di SpaH” vuole invece uscire da questa logica per garantire una vita il più possibile integrata nella società e dignitosa per la persona: un luogo che ciascuno possa chiamare e identificare a tutti gli effetti come casa propria”.

"Conoscendo la serietà di Fondazione Albosaggia non abbiamo indugiato a sostenere questo progetto. Come fondazione di comunità vogliamo valorizzare percorsi come questo, sostenibile, veloce e replicabile nel territorio. Non vedo l'ora del taglio del nastro" ha commentato Marco Dell'Acqua, Presidente Pro Valtellina in rappresentanza di Fondazione Cariplo.

Il sindaco di Albosaggia, Graziano Murada, ha voluto innanzitutto ringraziare le tante persone che hanno reso possibile SpaH, fin dalla sua nascita. "Nel 2014 abbiamo raccolto i bisogni di alcune famiglie, offrendo un servizio innovativo che, in collaborazione con il territorio, desse delle risposte. Grazie a chi in questi anni ha messo tempo ed energie e grazie a chi ha creduto e finanziato la nuova casa".

Infine è stato lo stesso sindaco ad "alzare il tiro", annunciando il prossimo passo che vedrà coinvolti i giovani di SpaH. "Come Comune stiamo cercando di acquisire il vecchio albergo di San Salvatore (alpeggio sopra il paese orobico, ndr). Vogliamo diventi il primo rifugio alpino condotto da giovani con disabilità, sulla scia dell'Albergo Etico".

spah 2-3

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Albosaggia, una nuova casa per i ragazzi di SpaH

SondrioToday è in caricamento