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Il Carnevale dei matti di Bormio: tra il serio ed il faceto

Scherzi ed argomenti spinosi nel carnevale bormino

Una gran folla ha salutato, a Bormio, il ritorno del Carnevale dei matti, l'antica tradizione riportata in vita una ventina di anni fa per l'impegno della Compagnia dei matti che la pandemia aveva sospeso. A distanza di tre anni sono tornati il riso, lo scherno e l'ironia ed è stata una bella festa per tutti i partecipanti, residenti e turisti. Gran cerimoniere della giornata, perfettamente a suo agio sul palco allestito in piazza Cavour, l'Arlecchino Marcello Canclini, presidente della Compagnia dei matti, ha ricordato le origini e la storia dell'antica tradizione bormina: fino al 1766 il Podestà dei matti per una settimana all'anno, dal martedì grasso, si sostituiva al podestà grigione nel governo del borgo.

Oggi tocca al sindaco essere spodestato e Silvia Cavazzi, al primo Carnevale dei matti dalla sua elezione, si è fatta trovare pronta, dimostrandosi a proprio agio. "È il giorno più bello del mio mandato", ha risposto alla domanda su come si sentisse pronta a consegnare corona e scettro al podestà dei matti. Anche se avrebbe voluto cederli per una settimana intera, proprio com'era in origine. I tempi sono cambiati e l'ordinaria amministrazione è sempre più complicata.

Messaggi anonimi

Della tradizione restano gli scritti anonimi, depositati nell'apposita cassettina. Il sindaco ha risposto con ironia alle lamentele dei cittadini: le luci di Natale non sono piaciute mentre il primo cittadino è stato criticato per aver indossato troppo spesso la fascia tricolore ("Continuerò ad esibirla con fierezza", la risposta). Tra gli argomenti trattati anche la questione della "tangenzialina" sulla piana dell'Alute, affrontata con la provocante lettera 'La Bicicléta', letta pubblicamente in piazza del Kuerc.

Argomenti di attualità, trattati come si conviene dai matti, tra il serio e il faceto, per ribadire che, per un giorno almeno, a comandare sono loro e che gioco e ironia possono risolvere i problemi. Divertimento e riflessione: questo è lo spirito del Carnevale dei matti che ieri Bormio ha celebrato con la stessa passione di un tempo, tornando a un passato che nessuno vuole dimenticare.

"Non è stato difficile immedesimarmi - ha confessato al termine della cerimonia - perchè ho sempre seguito e apprezzato il Carnevale dei matti. Da sindaco ho un ruolo diverso e tengo a ringraziare la Compagnia per lo straordinario impegno nella promozione di un'antica tradizione che abbiamo il dovere di preservare e valorizzare. Sono davvero bravi, l'organizzazione è stata perfetta e le persone intervenute si sono divertite molto. Per quanto mi riguarda - conclude il sindaco Cavazzi - ero pronta a tutto, in realtà mi aspettavo una doppia dose di critiche e di ironie considerato che l'anno scorso il Carnevale dei matti non si era svolto, invece non è stato così, anzi, abbiamo scoperto di avere anche dei sostenitori. Come Amministrazione comunale, la Compagnia dei matti ha il nostro pieno sostegno e garantiamo il nostro appoggio per il rilancio di una tradizione alla quale siamo tutti molto legati".

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