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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Al Morelli di Sondalo mancano 55 infermieri: accorpati i reparti

Scelta obbligata per ASST di unire Unità spinale a Riabilitazione neuromotoria. Il dg Tommaso Saporito: "La carenza di personale è una vera emergenza". Priorità ai pazienti acuti e ai cronici residenti in provincia di Sondrio

In Valtellina e Valchiavenna mancano infermieri. All'Ospedale Morelli di Sondalo sono poco più di 300 quelli in servizio, mentre ne servirebbero 55 in più per raggiungere il pieno organico e garantire la piena operatività di tutti i reparti. Concorsi sempre aperti e l'opportunità di usufruire della Foresteria, ma gli infermieri non si trovano, complice un'offerta a livello nazionale che non riesce a soddisfare una domanda notevolmente cresciuta a seguito della pandemia.

La carenza è più contenuta a Morbegno e a Chiavenna, una decina di infermieri sotto il pieno organico per ciascuno, mentre a Sondrio la situazione è in equilibrio. I trasferimenti dagli altri presidi della provincia verso Sondalo sono rarissimi, mentre sono in aumento le richieste di chi vorrebbe lasciare l'Ospedale Morelli. La posizione decentrata e la mancanza del collegamento ferroviario rappresentano un deterrente per i nuovi assunti che scelgono gli altri presidi ospedalieri, più comodi da raggiungere. E per il 2022 ci sono già dieci pensionamenti programmati. 

Scelte obbligate

La carenza di personale infermieristico è all'origine della decisione dell'Azienda di ridurre da tre a due i reparti di Riabilitazione ortopedica, Riabilitazione neuromotoria e Unità spinale, accorpando questi ultimi e riunendoli sullo stesso piano. Attualmente i 20 posti letto disponibili sono tutti occupati, mentre sono 17 i pazienti ricoverati nella Riabilitazione ortopedica. Un servizio da sempre apprezzato dagli utenti, molti dei quali, a causa dei problemi fisici, ritornano con regolarità per le cure. Purtroppo in questa fase non è possibile accogliere quelli provenienti da altre zone d'Italia, poiché la priorità è per i malati acuti e per i cronici residenti in provincia di Sondrio. Una decisione sofferta ma necessaria.

"La carenza di personale rappresenta una vera emergenza che ci obbliga a scelte drastiche allo scopo di garantire il servizio - spiega il direttore generale Tommaso Saporito -. Siamo impegnati su tutti i fronti per reclutare nuovi infermieri ma è sempre più difficile: il nostro obiettivo rimane quello di ampliare l'attività non appena riusciremo ad essere a pieno organico. Siamo dispiaciuti per chi non trova posto ma noi dobbiamo fornire una risposta ai bisogni del nostro territorio, innanzitutto. Chi risiede in altre regioni può trovare valide alternative al ricovero, come i day hospital o le prestazioni ambulatoriali, più vicino a casa. Oggi, purtroppo, la situazione è questa: cinquanta infermieri equivalgono alla forza lavoro necessaria per gestire quattro reparti e se non vogliamo chiuderli dobbiamo accorparli riducendo i posti letto≫.

Attualmente all'Ospedale Morelli sono ricoverati 172 pazienti, di cui 12 nel reparto covid-19 del primo padiglione, un numero fortunatamente più basso rispetto alle scorse settimane. La situazione è tranquilla: negli ultimi giorni si sono registrati alcuni ricoveri di persone non vaccinate colpite da polmonite.

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