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Martedì, 19 Marzo 2024
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Ora legale ci siamo: quando spostare le lancette

Il cambio scatterà nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Avremo un'ora di luce in più di sera, ma al mattino farà giorno un po' più tardi

È ormai prossimo il ritorno dell'ora legale. Il cambio di orario scatterà tra pochi giorni, precisamente nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023. Le lancette degli orologi andranno spostate un'ora in avanti, con le 2 che diventeranno le 3. La regola da tenere a mente in effetti è semplice: in primavera si va avanti di un'ora, in autunno - con il passaggio inverso - succede il contrario. Ormai la tecnologia fa tutto da sé (i dispositivi digitali come smartphone, tablet e computer si aggiornano automaticamente), per cui solo coloro che utilizzano orologi analogici o hanno device non connessi a internet dovranno ricordarsi di cambiare l'ora manualmente. 

Cosa comporta il passaggio dall'ora solare a quella legale

L'ovvia conseguenza del cambio di ora è che sarà possibile sfruttare un'ora di luce in più di sera, con evidenti risparmi sui consumi elettrici, mentre al mattino farà giorno un po' più tardi. Va da sé che chi è mattiniero per scelta o per necessità (vedi alla voce lavoro) dovrà aspettare l'alba un'ora in più del solito. In compenso il sole tramonterà più tardi e a parità di ore di luce le giornate ci sembreranno un po' più lunghe. 

In teoria, chi ha problemi con la sveglia avrà anche il vantaggio di poter dormire un'ora in più. Tuttavia bisogna sottolineare che il cambio di orario può avere effetti spiacevoli sul nostro organismo fino a provocare stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno e stress. Disturbi che svaniscono nel giro di qualche giorno, il tempo che il nostro corpo impiega per "sincronizzarsi" con il nuovo orario. 

Quanta energia si risparmia con l'ora legale

Spostando le lancette in avanti, lo accennavamo sopra, si ritarda l'utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, l'effetto 'ritardo' nell'accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono perlopiù terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità. In ogni caso il minor consumo di energia è documentato dai dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, secondo cui lo scorso anno nei 7 mesi di ora legale "il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 420 milioni di kwh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie".

Certo, c'è il rovescio della medaglia dal momento che il nostro "orologio biologico" impiega alcuni giorni ad adattarsi al nuovo orario, anche se ovviamente le conseguenze su sonno e umore non sono le stesse per tutti. L'ora legale resterà in vigore fino al 29 ottobre 2023, quando ci sarà poi un ritorno all'ora solare, con le lancette che andranno spostate un'ora indietro.   

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