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Ricambio generazionale

Nel Cai nasce il gruppo di lavoro giovani e il coordinatore è valtellinese

Per ricoprire questo importante ruolo è stato nominato Stefano Morcelli

Il Club alpino italiano ha istituito per la prima volta nel 2023 il Gruppo di lavoro "Giovani", una struttura snella e operativa riservata ai soci dai 16 ai 40 anni che ha l'obiettivo di coinvolgere le giovani generazioni nella governance dell'associazione, per rendere le attività del Club più partecipate, inclusive ed in grado di rispondere ad interessi e aspirazioni di questa fascia di associati. Per raggiungere questi obiettivi è stato scelto come coordinatore il valtellinese Stefano Morcelli.

"Queste giovani donne e uomini sono solo una piccola rappresentanza della fondamentale fascia d'età 16-40 anni della nostra associazione. L'obiettivo che ci dobbiamo porre, come organi dirigenti, sia a livello centrale che territoriale, è coinvolgerli e dare loro spazio adeguato per garantire ad ogni livello attività fatte dai giovani per i giovani - dichiara il presidente generale del Cai Antonio Montani -. Le giovani generazioni rappresentano un valore aggiunto, con competenze altamente professionali e qualificate. L'inserimento di queste competenze all'interno della classe politica e degli organi tecnici non potrà che favorire il fiorire di attività e idee nuove per tutto il sodalizio".

I propositi del Gruppo di lavoro

Il gruppo si propone di favorire la nascita e la mappatura sul territorio di realtà Juniores in cui i giovani, autodeterminandosi, potranno organizzare, gestire e svolgere in autonomia tutte le attività proprie del Club alpino italiano, aggiungendo anche qualcosa di nuovo.

I coordinatori del gruppo di lavoro sono Brigitta Faverio (classe 1991, iscritta alla sezione di Menaggio) e, come detto, Stefano Morcelli (classe 1992, iscritto alla sezione valtellinese di Sondrio). "Siamo entusiasti e sinceramente grati per la fiducia concessa dagli organi centrali al nuovo Gruppo di lavoro. Crediamo che questa sarà un'opportunità ineguagliabile per implementare l'esperienza trasmessaci da chi ci ha preceduto nel Club alpino italiano con le straordinarie abilità di cui possono essere portatori le socie e i soci più giovani - sottolineano Faverio e Morcelli -. Il nostro principale obiettivo consisterà nel proseguire il lavoro di riflessione condivisa ed elaborazione partecipata di proposte che abbiamo iniziato al primo "Camp GiovanE Cai" dello scorso novembre, per rendere meglio avvicinabile il nostro sodalizio alla piena e responsabile partecipazione da parte delle nuove generazioni di alpiniste e alpinisti appassionati".

I tavoli di lavoro tematici

Gli otto componenti del Gruppo di lavoro rappresenteranno inoltre a livello centrale altrettanti tavoli tematici, elencati di seguito, all'interno dei quali verranno sviluppate progettualità tecniche per tutta l'associazione, relazionandosi con gli organi centrali già esistenti.

  1. Ambiente: idee e iniziative per una politica ambientale del sodalizio
  2. Attività: attività outdoor e indoor del Club alpino italiano
  3. Vita di sezione/politiche sociali: il ruolo del giovane
  4. Comunicazione: new media, contenuti e content creator
  5. Cultura: giornalismo, editoria, cinematografia e teatro. L'interesse del giovane e l'apporto costruttivo delle proprie competenze
  6. Informatizzazione: innovazione tecnologica
  7. Scuole: attività del sodalizio all'interno dei poli scolastici e universitari, la figura del giovane attira giovani?
  8. Socializzazione: scambio tra i giovani dentro e fuori dal Cai

"Il nostro impegno arricchirà il confronto anche oltre le otto importanti tematiche individuate, per far crescere con maggior consapevolezza la comunità del Cai, continuando a sostenere la tradizione della conoscenza, lo studio e l'amore per le montagne e la difesa del loro ambiente naturale, per ulteriori 160 anni - concludono Faverio e Morcelli -. Ci auguriamo che la nostra associazione risponda con la necessaria apertura alla novità e con un adeguato sostegno nei confronti di socie e soci che stanno conoscendo un ambito inesplorato, con rispetto tra generazioni ed esperienze rese diverse dai profondi cambiamenti sempre in atto nella società. Auspichiamo di maturare e crescere reciprocamente, a piccoli passi, con la convinzione che questi ultimi porteranno lontano, come ben sa chi affronta qualunque cammino tra le nostre meravigliose e difficili terre alte".

Il primo passo

Il progetto "GiovanE Cai" ha avuto inizio con l'organizzazione a ottobre 2022 di un camp con attività in ambiente e momenti di riflessione a Minazzana (LU), sulle Alpi Apuane. Da lì è nata l'idea di costituire un team di lavoro che possa conoscere le problematiche e le necessità che i giovani stessi hanno dentro la comunità del Club alpino italiano. Sono poi seguite la partecipazione all'assemblea del Dav (il Club alpino tedesco), con il conseguente incontro con la sua Youth commission, e la partecipazione alla Youth commission dell'Uiaa (l'Unione internazionale delle associazioni di alpinismo) a Cipro. Forte sarà la connessione che il gruppo desidera tenere con le corrispondenti realtà estere, al fine di permettere ai giovani di vivere esperienze culturali e outdoor internazionali.

Durante il 2023 saranno previsti due particolari incontri a livello nazionale per tutti i giovani associati: un "Camp GiovaE Cai" invernale e il raduno dei Gruppi Juniores del Cai, che si terrà in concomitanza della Settimana nazionale dell'escursionismo 2023 a Bergamo (23 giugno - 2 luglio).

I soci under 40 interessati a portare il proprio contributo al progetto possono entrare a farne parte compilando l'apposito form online all'indirizzo https://forms.gle/me4ibrvDS5gRiK6L6

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