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Frana del Ruinon, bisogna far brillare alcuni massi ciclopici

Giovedì ss 300 chiusa per 3 ore per far saltare in aria i sassi in località Scè. I dettagli

In Valfurva si continua a lavorare per mettere in sicurezza la zona della frana del Ruinon. Seppur il fronte  del distacco risulti attualmente, e da oltre due anni, in assenza di criticità, proseguono i lavori di canalizzazione e drenaggio dell’acqua di tutto il versante franoso da parte del Parco Nazionale dello Stelvio.

Nelle scorse settimane i geologi hanno deciso per la demolizione in loco di alcuni massi ciclopici instabili, ubicati sopra la parete rocciosa di Scè, in fianco alla frana. Una scelta presa per garantire ulteriori margini di sicurezza.

Coordinamento degli interventi 

"Nella giornata di lunedì 14 novembre, si è svolta, coordinata dalla prefettura di Sondrio, una riunione operativa con le forze dell’ordine e di soccorso, per definire le programmate operazioni di brillamento con esplosivo che prevedono la chiusura della ss 300, nel tratto da S. Antonio a S. Caterina e interdizione dell’area adiacente la frana per la giornata di giovedì 17 novembre, dalle ore 13.30 alle ore 17.00", ha comunicato alla popolazione il sindaco di Valfurva, Luca Ferdinando Bellotti.

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