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L'aurora boreale in Valtellina

L'incredibile spettacolo naturale immortalato dall'alpinista Marco Confortola sul Gran Zebrù

Uno spettacolo inatteso. Una fiammata di luce nel cielo dell'alba, capace di togliere il fiato, in contrasto con le cime nere ancora addormentate della Valfurva. È l'eccezionale aurora boreale vista dal celebre alpinista Marco Confortola mentre risaliva il "suo" Gran Zebrù alle prime ore di sabato 30 ottobre.

Un fenomeno naturale tanto raro quanto scenografico. Pennellate lucenti nel cielo mattutino come due tracce di sci sulla neve della Valtellina. Il manifesto perfetto.

Tempesta geomagnetica

Da un punto di vista scientifico quanto immortalato da Confortola è presto spiegato. Da giorni la Nasa aveva annunciato l'arrivo di una tempesta geomagnetica sulla Terra. Si attendevano blackout sulle reti elettriche e problemi sui satelliti e sulle comunicazioni, ma la conseguenza è stata ben più affascinante: l'aurora boreale si è mostrata in tutto il suo splendore a latitudini abbastanza insolite.

Le interferenze tra il flusso di elettroni e protoni (plasma) provenienti dal Sole e il campo magnetico terrestre solitamente rendono visibili le aurore soprattutto ai poli e a latitudini sub polari. Quando la tempesta solare è particolarmente intensa, come accaduto negli ultimi giorni di ottobre, le aurore possono vedersi anche molto più a sud.

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