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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il presidente lombardo Attilio Fontana è indagato per autoriciclaggio

Si tratta di una tranche di indagine emersa durante gli accertamenti sul "caso camici"

Falsa dichiarazione in voluntary e autoriciclaggio. Sarebbero le ipotesi di reato con cui la Procura di Milano avrebbe iscritto nel registro degli indagati il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Al centro dell'indagine ci sono i 5,3 milioni di euro su un conto svizzero del governatore, soldi emersi col caso "camici".

Nella giornata di mercoledì 31 marzo, inoltre, la procura di Milano ha inoltrato alle autorità elvetiche una "richiesta di commissione rogatoriale al fine di completare la documentazione allegata alla domanda di voluntary disclosure" presentata da Attilio Fontana "avendo ravvisato la necessità di approfondire alcuni movimenti finanziari", si legge nella nota della procura di Milano.

"La difesa di Fontana — si legge in una nota della Procura — si è dichiarata disponibile a fornire ogni chiarimento sia in sede rogatoriale che, se del caso, mediante produzione documentale ovvero presentazione spontanea dell'assistito".

Il caso camici

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è indagato per frode in pubbliche forniture per la vicenda della fornitura di camici alla Regione da parte di un'azienda riconducibile al cognato, durante la prima ondata di covid (primavera 2020). Dalla vicenda era emerso che il governatore aveva a disposizione un conto svizzero di oltre 5 milioni di euro, ereditato dalla madre, regolarizzato con la voluntary disclosure nel 2016. Con la voluntary disclosure (collaborazione volontaria) i contribuenti possono regolarizzare la propria posizione denunciando spontaneamente la violazione degli obblighi di monitoraggio o dichiarativi.

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