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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Arte, cultura e spiritualità: il cammino della Via Spluga

Lo straordinario percorso escursionistico si presenta nella sua veste più sacra, come meta di pellegrinaggi e costellata da innumerevoli luoghi di culto, per un rigenerante viaggio tra natura, arte e spiritualità

I cammini sono una vera moda - +9% rispetto al 2017 secondo la Borsa Italiana del Turismo - e coinvolgono sempre più turisti, per lo più giovanissimi, desiderosi di percorrere itinerari pedonali colmi di avventure e scoprire patrimoni culturali dal valore inestimabile. Le mete più gettonate? Paesaggi da sogno, fuori dal clamore delle città, dove il tempo sembra essersi fermato… la Via Spluga è quindi il cammino ideale in cui natura, arte e misticità sono in perfetta armonia.

Laghi cristallini, prati verdeggianti, montagne possenti: ecco la Via Spluga, il percorso escursionistico a confine fra Svizzera e Italia, accessibile ogni anno da inizio giugno a fine ottobre, sulle orme dell’antico sentiero mercantile che collega la cittadina svizzera di Thusis a quella italiana di Chiavenna. E’ un viaggio a piedi di 65 km, alla scoperta di territori mozzafiato e di popolazioni autoctone fra le quali figurano walser, grigionesi, reto-romanci e lombardi. La Via Spluga rappresenta perfettamente il binomio arte-fede grazie alle innumerevoli chiese e pievi cosparse lungo il cammino, esempi concreti della vicinanza di queste terre alla religione e oggi luoghi di visita per appassionati di arte e per chiunque voglia scoprire la meravigliosa cultura delle Alpi Centrali. 

Il cammino comincia a Thusis (CH) in direzione della ViaMala, un entusiasmante sentiero panoramico di saliscendi con un ponte sospeso di 60 m, fino a giungere al borgo di Zillis, dove figura la chiesetta di San Martino. L’edificio è noto per essere "La Cappella Sistina delle Alpi" per via del soffitto romanico composto da 153 tavolette del XIII secolo. 
Si prosegue il viaggio verso il punto più alto di tutto il percorso, il famoso Passo dello Spluga a 2.115 m di altitudine. L’Italia dà il benvenuto al turista e il paesaggio alpino è costellato di laghetti cristallini e verdi prati: pace e libertà pervadono il cuore – e l’animo – del viaggiatore. 

A Montespluga, primo borgo abitato italiano, è da ammirare la chiesetta in stile neoclassico dedicata a San Francesco, costruita nel 1825 in onore dell’imperatore austriaco Francesco I. In direzione sud, si incontra la famosa Gola del Cardinello, una palestra a cielo aperto tra grotte, anfratti e fantastici scorci, prima di giungere alla chiesa dei SS. Martino e Giorgio in località Isola, gioiello del XV secolo dove ammirare i bassorilievi sulle pareti esterne raffiguranti la Via Crucis. All’interno del MUVIS a Campodolcino – Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo – è perfettamente conservata una cappella del 1700 dedicata a S. Antonio da Padova e alla Madonna del Buon Consiglio. 

Punto focale del viaggio è sicuramente il Santuario della Madonna di Gallivaggio, costruito nel castagneto dove si narra che, nel 1492, fosse apparsa la Madonna.  Il Santuario fu consacrato nel 1615 e l’intera struttura presenta scene dedicate alla Vergine realizzate da celebri artisti come Paolo Camillo Landriani detto Il Duchino. 

Poco distante da Gallivaggio, nella località di San Giacomo Filippo, la pieve dedicata all’eremita valchiavennasco Guglielmo (santificato alla fine del 1200), stupisce i visitatori per la sua singolare bellezza. Tappe imperdibili giunti a Chiavenna sono la chiesa barocca di Santa Marta e la chiesa di Loreto, eretta sul pendio a vigneto delle Alpi Retiche la cui vista è insuperabile.

L’itinerario escursionistico della Via Spluga è indicato a chi ama il trekking e la montagna, particolarità per cui bisogna avere una buona prestanza fisica e un equipaggiamento adeguato. Inoltre, grazie alla pratica App disponibile per iOS e Andriod, il cammino è reso più interattivo grazie a immagini, mappe e informazioni utili per affrontare il viaggio. 

Per maggiori informazioni: www.viaspluga.com 

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