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Coronavirus alla casa di riposo di Chiavenna: 20 decessi da inizio emergenza

A parlare il dott. orazio Scuffi, Presidente della Fondazione 'Casa di Riposo Città di Chiavenna'

Preoccupa, e non poco, la situazione sanitaria creatasi per via dell'emergenza coronavirus nella case di riposo di Valtellina e Valchiavenna. Decessi in crescita, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, anche presso la casa di riposo 'Città di Ciavenna. Da fine febbraio infatti sono circa 20  gli ospiti all'interno della casa di riposo che deceduti, di cui una decina con sintomi riconducibili al covid-19, 4 su cui si ha il sospetto, ma ci sono dei dubbi e altri 7 le cui cause della morte sono da ricercare altrove. A tenere costantemente monitorata la situazione il sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta che, quotidianamente, aggiorna i propri concittadini con i dati che riguardano i suoi concittadini e gli ospiti della casa di riposo.

Un messaggio confortante arriva oggi, venerdì 10 aprile, anche dal dott. Orazio Scuffi, presidente della Fondazione 'Casa di Riposo Città di Chiavenna'.

Scuffi: «Da subito, prima delle direttive nazionali e regionali abbiamo messo in atto le profilassi»

«Da subito - ha dichiarato in un videomessaggio Scuffi - anche prima delle direttive nazionali e regionali, abbiamo messo in atto le profilassi biologica per contrastare il virus. Qualcuno ricorderà la chiusura totale delle visite, severa ma necessaria. Abbiamo dotato il personale con idonei dispositivi per prevenire  il contagio e la diffusione virus».

«Tutto questo è stato possibile - prosegue il presidente della fondazione - grazie ad alcune aziende locali come Dispotech e all'associazione TreValli, che hanno fornito, in un momento difficile, il materiale idoneo.  Sicuramente vi sono stati più decessi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, anche se non tutti  sono iscrivibili al covid. Tutti i casi sospetti sono stati messi in isolamento e sono in corso i tamponi per poter trattare in modo specifico le persone che risulteranno positive al coronavirus». 

«Novità all'interno della casa di riposo - conclude Scuffi - sono le ecografie polmonari , un mezzo non invasivo per individuare e trattare precocemente eventuali sintomi».

Della Bitta: «Teniamo duro, con trasparenza e passione»

«Tra i temi che preoccupano maggiormente - ha dichiarato il sindaco della Città della Mera Luca Della Bitta - vi è certamente quello della casa di riposo e dei nostri "nonni" che vivono lì. Vorrei dire grazie al presidente, al consiglio di Amministrazione, a ciascun collaboratore nei diversi compiti. Tutti importanti e tutti al lavoro senza risparmiare energie e passione. Grazie».


«Un grazie particolare - conclude Della Bitta - al direttore Gianfranco Boffi ed alla direttrice sanitaria Dott.ssa Pelanconi esempio di grinta, capacità e dedizione. Teniamo duro usando tutti gli strumenti possibili per la cura dei nostri ospiti, con trasparenza e passione, anche attraverso la sperimentazione di nuove possibilità come quella delle ecografie polmonari per le quali va il nostro ringraziamento al Dott. Domenico Chirico».

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