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Olimpiadi invernali Milano Cortina2026 Livigno

L'impatto delle Olimpiadi sui territori? Lo studio Politecnico di Milano su Livigno

Conclusa la prima tappa in provincia di Sondrio del gruppo di ricerca Tiresia per studiare cosa comporterà la manifestazione olimpica dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. Nelle prossime settimane tappa a Bormio

Quale sarà a lungo termine l'impatto che le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 avranno sui territori? È la domanda fondamentale punto di partenza della ricerca "Five of Olympics FLAG" condotta dal gruppo "TIRESIA - Technology and Innovation Research on Social ImpAct" del Politecnico di Milano per valutare gli effetti che la grande manifestazione olimpica porterà con sè, soprattutto dal punto di vista sociale, ambientale ed economico.

I ricercatori dell'equipe multi-disciplinare, dopo i primi incontri tenutisi nell'area metropolitana milanese nelle scorse settimane, hanno raggiunto mercoledì 14 luglio Livigno per confrontarsi con le istituzioni locali e con i rappresentanti delle varie realtà del Piccolo Tibet proprio a proposito dei Giochi olimpici in programma nel febbraio del 2026.

"Sono stati due giorni molto interessanti dal nostro punto di vista. Il tema della Olimpiadi è molto sentito a Livigno. In tutti e tre gli incontri organizzati abbiamo avuto modo di avere uno spaccato di come il territorio pensa le Olimpiadi, sia in termini concreti di infrastrutture e presenze, sia di aspettative ed opinioni, positive o negative" ha dichiarato il ricercatore Francesco Gerli di Tiresia in rappresentanza del team interdipartimentale del Progetto Polisocial.

Livigno - Ricerca Five of Olympics FLAG - Olimpiadi invernali MilanoCortina 2026

Nello specifico la ricerca ha coinvolto ambiti diversi della comunità livignasca. Inizialmente i professionisti del Politecnico, coordinati dalla professoressa Irene Bengo, hanno incontrato il parroco di Livigno, don Gianluca Dei Cas, accompagnato da un nutrito gruppo di volontari. In seconda istanza ad esser interpellati sono stati gli addetti del settore turistico locale, l'Associazione Turismo e Commercio (ATC), l'Azienda di Promozione Turistica (APT) e gli operatori del MUS!, il museo etnografico locale. Lungo il giorno successivo, giovedì 15 luglio, i ricercatori hanno incontrato due rappresentanti dell'Amministrazione comunale, l'assessore all'Agricoltura, Christian Pedrana, ed il vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici, Remo Galli.

Tanti e variegati i punti trattati lungo gli incontri, dalla questione viabilistica (su tutti l'apertura del Passo della Forcola anche in inverno) al tema dei parcheggi interrati, passando per la possibile saturazione delle strutture ricettive in occasione delle Olimpiadi e per il tema del villaggio olimpico oltre che della sanità locale. "Il tema forse più 'toccato' è stato quello dello scarso coinvolgimento. A più livelli è emersa fortemente la rabbia per il non coinvolgimento nelle decisioni prese le quali, peraltro, sono in continuo cambiamento" ha aggiunto Gerli evidenziando come anche il tema della sanità sia stato trattato durante gli incontri.

Nelle prossime settimane i ricercatori di Tiresia torneranno in Valtellina per visitare il secondo sito olimpico della provincia di Sondrio, Bormio. Anche in quel caso saranno coinvolte diverse realtà locali, dall'amministrazione comunale alle associazioni. Una volta conclusi gli incontri ed i sopralluoghi, si passerà alla analisi dei dati raccolti. Attraverso metodologie di "system dynamics" si valuteranno gli impatti ambientali (emissioni e consumi energetici), sociali in ambito lavorativo (salari, ore di lavoro, condizioni di salute e sicurezza), e sociali in ambito comunitario (impegno pubblico verso progetti di sostenibilità, job creation, eredità culturale).

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