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Difficile cambiare

Sondrio, al momento i seggi elettorali rimangono dove sono

Respinta la mozione di Sondrio Democratica che chiedeva ulteriori approfondimenti per un loro possibile spostamento in sedi diverse da quelle scolastiche

Regole troppo stringenti, che andrebbero cambiate a livello nazionale, e una percentuale già più elevata, rispetto al resto d'Italia, di sezioni ospitate fuori dagli istituti scolastici: per questo, pur condividendone le ragioni di base, la maggioranza ha respinto la mozione presentata da Sondrio Democratica, con il contributo del consigliere del Pd Michele Bernardi, in cui si chiedeva un'ulteriore analisi propedeutica a un possibile spostamento dei seggi elettorali, per l'appunto, in sedi diverse a quelle scolastiche.

Una proposta avanzata dai gruppi di minoranza sulla scia di un'analoga interrogazione presentata nel 2020 a cui, nonostante un'apertura di massima da parte dell'amministrazione comunale, non sono seguiti poi fatti concreti: "Una strada che è stata intrapresa e che stanno continuando a percorrere molti Comuni - ha evidenziato il consigliere di Sondrio Democratica Francesco Bettinelli, riferendosi alla possibilità di spostare i seggi in sedi diverse dalle scuole - e che dovremmo cercare anche noi di perseguire per far felici le famiglie. So che non è facile, ma quello che chiediamo è che venga stilata una relazione e si apra una discussione sul tema per poter così dare vita a quelle intenzioni che sono state espresse dall’amministrazione dopo l’interrogazione che abbiamo presentato nel settembre del 2020, ma che non sono mai state concretizzate".

A Sondrio, al momento, su un totale di 21 sezioni elettorali, sono quattro quelle che non si trovano nelle scuole e cioè quelle dell’ospedale, di Triangia, di Triasso e di Casa Colombera a Sant’Anna con quest'ultima che è stata istituita per sostituire la sezione che era collocata al centro per l'autismo di Mossini. "Non bisogna dimenticare che, se la percentuale in Italia di sezioni fuori dalle scuole è del 13%, a Sondrio raggiunge già il 20% - ha sottolineato l'assessore Raffaella Volpatti -. Inoltre, si può spostare una sezione quando di sezione ce n'è solo una. Se una scuola è occupata, ad esempio, da più sezioni, spostarne solo una non risolverebbe comunque il problema".

In precedenza era stata Barbara Dell'Erba, ora consigliere, ma nel 2020, ai tempi della prima interrogazione sul tema, assessore, a ribadire le motivazioni per cui è davvero complicato trovare queste sedi alternative: "Su 61.566 sezioni elettorali in Italia - ha sottolineato Dell’Erba - più di 53 mila, cioè l’86% sono nelle scuole. I requisiti richiesti affinché possa essere allestito un seggio sono molteplici e i “paletti” molto stringenti. Dove è possibile cerchiamo di venire incontro alle esigenze anche delle famiglie, ma non sempre si può. Inoltre, non sempre le scuole che ospitano un seggio chiudono: ad esempio, l’istituto comprensivo Sondrio Centro, in caso di elezioni, garantisce le lezioni per la scuola media e materna. Al campus, inoltre, alcuni seggi sono ospitati in locali che nulla hanno a che fare e che non interferiscono con il normale svolgimento delle lezioni. I nostri uffici continuano a fare ricognizioni, ma con la normativa vigente, se altri enti o privati non si fanno avanti con locali adeguati, le scuole rimarranno sempre un luogo privilegiato".

Come detto, dunque, la mozione è stata respinta e questo non ha fatto piacere ai proponenti: "La maggioranza dimostra di non avere la volontà politica di spostare i seggi fuori dalle scuole rifiutando addirittura il confronto sulle possibilità di trovare alternative alle scuole che vengono chiuse ancora ad ogni votazione - ha infatti replicato il consigliere Bernardi -. Spiace constatare questa chiusura, a maggior ragione che dalla discussione è emersa una condivisione dei principi e un interesse per l'argomento".

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