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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Montagna, con Patti territoriali avviato percorso di rilancio comprensori 

L'assessore regionale a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori: «Soluzioni concrete per rilancio dei territori»

Attraverso i 'Patti territoriali' promossi da Comuni e Comunità montane, si potranno rilanciare i comprensori sciistici esistenti con un programma di interventi su infrastrutture e servizi che coinvolgano i sistemi economici locali. Lo prevede la delibera approvata dalla Giunta Regionale su proposta dell’assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, di concerto con l’assessore allo Sport Martina Cambiaghi, che ne definisce le modalità, oltre che le condizioni per l'eventuale adesione di Regione agli stessi, in attuazione della legge 40/2017 per la promozione e lo sviluppo dei territori montani interessati da impianti di risalita e dalle infrastrutture connesse, promossa dall'ex sottosegretario regionale Ugo Parolo.

«Il nostro obiettivo – ha spiegato Massimo Sertori - é quello di mettere in campo soluzioni concrete per definire il rilancio degli impianti fondamentali per il territorio montano lombardo e rispondere alle esigenze di questo settore. Regione Lombardia porrà particolare attenzione agli interventi proposti per lo sviluppo di forme di turismo sostenibile, per la destagionalizzazione dei flussi turistici e per una fruizione delle infrastrutture anche nella stagione estiva».

Nel dettaglio con questo provvedimento la Giunta regionale ha indicato le modalità di presentazione delle proposte; la natura dei soggetti sottoscrittori e attuatori degli interventi; i contenuti della proposta che deve essere supportata da un piano economico finanziario; le modalità di valutazione delle proposte e degli eventuali sostegni economici e finanziari.

«I progetti - ha concluso Sertori - dovranno dimostrare una valenza strategica e assicurare una gestione efficiente, coordinata e sostenibile delle risorse naturali e delle infrastrutture con le conseguenti ricadute in termini di occupazione e sviluppo economico e sociale sul territorio interessato. Regione conferma l’impegno costante nei confronti della tutela e della ricchezza del suo patrimonio montano, coinvolgendo sempre di più il territorio».

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