Teatro Sociale, il Don Giovanni di Mozart apre la stagione dei grandi spettacoli
La grande opera inaugura un ricco calendario di appuntamenti al Teatro Sociale: venerdì 6 ottobre, alle ore 20, l'Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane e il Coro dell'Opera di Parma metteranno in scena il "Don Giovanni" di Wolfgang Amadeus Mozart. Un'opera lirica in due atti, nata dalla collaborazione fra Mozart e Lorenzo Da Ponte, che a quasi 250 anni dal suo debutto non smette di emozionare. Considerato uno dei capolavori del compositore austriaco, narra la storia di Don Giovanni, un nobile cavaliere che passa di conquista in conquista, da una dama di corte a una contadina, ricorrendo all'inganno. Con lui il servitore Leporello costretto ad assistere alle follie del suo padrone. L'evento è stato promosso dal Comune con il sostegno della Banca Popolare di Sondrio.
"La scelta del Don Giovanni è motivata dal fatto che questo dramma giocoso è notoriamente amato dal pubblico per la sua intensità drammatica ma anche per la sua modernità - sottolinea l'assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione Marcella Fratta -. L'opera è una tradizione importante da perpetuare, non soltanto per il pubblico adulto che già la conosce e l'apprezza ma anche per le nuove generazioni che ci auguriamo si possano avvicinare, poiché crediamo nella valenza educativa di questi mondi musicali".
I biglietti si possono acquistare on line, accedendo al sito internet www.visitasondrio.it (https://www.visitasondrio.it/
Libretto d'autore
Grande musica e grande letteratura musicale, perché il libretto di Lorenzo Da Ponte è da sempre parte costituiva del successo dell’opera mozartiana. E quanto musica e parole formino, come in questo caso, un binomio inscindibile di eccezionale valore che ha contribuito a fissare nell’immaginario collettivo uno dei miti fondanti, insieme con Faust, della moderna cultura europea, gli spettatori che assisteranno alla rappresentazione dell’opera al Teatro Sociale lo potranno meglio capire e approfondire grazie alla bella brochure, pubblicata per l’occasione, dalla Banca Popolare di Sondrio e distribuita gratuitamente all’ingresso, dovuta a due studiosi d’eccezione, Pietro Citati, il grande intellettuale scomparso nel 2022, e Giovanni Gavazzeni, critico musicale di Amadeus e del Giornale e collaboratore del Venerdì di Repubblica.
Di Pietro Citati viene riprodotto un articolo preparato a suo tempo dallo scrittore per il Notiziario Bps, Il mito di don Giovanni, che è in realtà un’approfondita analisi critica dell’opera mozartiana, mentre Giovanni Gavazzeni, partendo dal giudizio che nell’Ottocento diede dell’opera Hector Berlioz («sempre giovane e all’avanguardia della civilizzazione musicale»), ripercorre le vicende del libretto di Lorenzo Da Ponte, rivelatosi inarrivabile col suo impareggiabile italiano, malgrado i pastiches linguistici francesi e tedeschi di fine Ottocento.
"Bella e più che meritoria, dunque, l’iniziativa dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Sondrio di aprire la sua stagione operistica con il Don Giovanni di Mozart, ma quando, come in questo caso, l’evento è anche sponsorizzato dalla Banca Popolare di Sondrio, esso acquista di solito una superiore caratura culturale, perché la Bps non si limita quasi mai al semplice finanziamento, ma ne arricchisce per il pubblico la qualità, diventandone, per così dire, partner promotore", sottolineano dall'istituto di credito di piazza Garibaldi.