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Economia

La carica dei valtellinesi al Vinitaly

Sono 19 le cantine della provincia di Sondrio presenti alla Fiera di Verona

I vini di Valtellina e Valchiavenna sono in scena sul grande palcoscenico internazionale: Vinitaly 2024. La platea è più che mai ampia: 1.200 top-buyer, numero in crescita del 20% sull'edizione 2023 e del 70% rispetto a 2 anni fa, con l'arrivo di buyer da 65 Paesi, a cui si aggiungono i circa 30 mila operatori stranieri che confluiscono da oltre 140 nazioni. Numeri che parlano chiaro per la 56ª edizione di una delle principali mostre/mercato di settore nel mondo , in corso a Verona dal 14 al 17 aprile.

"I vini della Valtellina, il Nebbiolo delle Alpi, rappresentano oggi, in un contesto generale caratterizzato da una crescente complessità, una valenza culturale, economica e paesaggistica che si contraddistingue su scala nazionale. Una qualità unica, ma con valori universali, quella dei vini della Valtellina e dei suoi territori. A più dimensioni: quella climatica, quella agronomica, quella intrecciata con la bellezza del paesaggio e, non ultima, quella della biodiversità che si trova dentro e fuori dal bicchiere. In primo piano, il fascino culturale e antropologico dei terrazzamenti, un esempio vivo di architettura storica, ma attuale. Riconosciuti come Paesaggio Rurale Storico la cui arte di costruzione viene oggi annoverata come Patrimonio Immateriale dell'Umanità Unesco", raccontano dal Consorzio di Tutela dei Vini di Valtellina da Verona dove è allestito un accogliente stand all'interno del Padiglione di Regione Lombardia (Palaexpo, 2º piano, Arena Valtellina ABCD 15/16).

Sono 19 le aziende enologiche delle provincia di Sondrio presenti a Vinitaly 2024: Arpepe, Ascesa, Azienda Agricola Andreoli, Caven, Dirupi, F.Ili Bettini, Francesco Folini, La Grazia, La Spia, Luca Faccinelli, Mamete Prevostini/Convento San Lorenzo, Nicola Nobili, Nino Negri, Plozza, Rupi del Nebbiolo, Sandro Fay, Triacca, Walter Menegola. Confermata anche l'area tasting consortile con oltre 60 etichette in degustazione, divise per denominazioni: Alpi Retiche Igt, Rosso di Valtellina Doc, Valtellina Superiore Docg e Sforzato di Valtellina Docg.

"I vini della Valtellina, che nascono dalle sue 5 sottozone, Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella, insieme al vino più rappresentativo, lo Sforzato, sono prodotti di forte personalità e, al tempo stesso, versatili e contemporanei. Tutti riportano alla montagna, alla verticalità del loro stile, a una eleganza trasversale, unici per natura, freschi e gastronomici, di originale e piacevole beva. Il tutto all'insegna di una continua ricerca agronomica ed enologica, contraddistinta dall'unicità del Nebbiolo delle Alpi - dalle uve chiavennasca - dalla presenza di giovani e storiche cantine che si confrontano con un turismo a 360 gradi sempre più colto ed esigente", concludono dal consorzio.
 

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