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Economia

Ecco il nuovo Piano industriale del Credito Valtellinese

L'AD Luigi Lovaglio: «Mettiamo al centro le famiglie e le piccole e medie imprese nei territori in cui operiamo, che insieme ai nostri Dipendenti sono il vero patrimonio della Banca»

Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese ha approvato nella tarda serata di lunedì 17 giugno il nuovo Piano Industriale 2019–2023: “Sustainable Growth” (Crescita sostenibile). Con questo Piano, Creval intende rafforzare il proprio ruolo di Banca Commerciale solida, con un basso profilo di rischio e a supporto della crescita dei territori serviti, mettendo al centro famiglie e piccole-medie imprese. Il Piano, orientato alla creazione di valore per gli stakeholder della banca, si pone come principali obiettivi il raggiungimento di una crescita e di una redditività sostenibili e attrattive.

«Il Piano Industriale pone le basi per una crescita sostenibile del business del Creval, mettendo al centro le famiglie e le piccole e medie imprese nei territori in cui operiamo, che insieme ai nostri Dipendenti sono il vero patrimonio della Banca. Il nuovo Piano è basato sul rilancio dell’attività commerciale, sull’ottimizzazione e semplificazione dei processi nonché su importanti azioni che mirano a superare in maniera decisiva le legacy di bilancio, con una separazione tra attività core e non-core. La nostra banca è molto ben posizionata per conseguire gli obiettivi che ci siamo prefissati e per generare valore per i nostri azionisti, e per tutti gli stakeholder, anche grazie a una politica di dividendi attrattiva» ha dichiarato Luigi Lovaglio, Amministratore Delegato di Creval.

La nuova strategia del Gruppo si sviluppa su due pilastri:

1. Rilancio della piattaforma commerciale, volto a rafforzare il ruolo di Creval quale punto di riferimento nel territorio di appartenenza, attraverso un modello di business e una offerta di prodotto focalizzati su clienti Retail e SME, una struttura organizzativa agile ed efficiente e una gestione proattiva (attiva e preventiva) dei rischi.

2. Azioni decisive sulle legacy di bilancio, tramite iniziative finalizzate a una riduzione significativa dello stock di crediti deteriorati e del peso del portafoglio di titoli finanziari.

L’implementazione del Piano prevede un nuovo assetto organizzativo fondato su:

• Separazione delle attività della piattaforma commerciale (“Banca Commerciale”) dal portafoglio legacy di crediti deteriorati del Gruppo (pari a circa Euro 1,9 miliardi al 31 marzo 2019), segregato in una divisione “non-core” di nuova creazione (“Non-Core Unit”) che potrà contare su una struttura dedicata di 50 dipendenti con obiettivi chiari e misurabili.

• Riallocazione di circa 240 risorse verso ruoli a maggiore valore aggiunto e programmi di formazione volta a sviluppare ulteriormente le competenze, unitamente ad una riqualificazione importante delle risorse verso attività di tipo commerciale.

• Valorizzazione del personale interno attraverso un maggiore coinvolgimento delle risorse in tutte le iniziative previste a Piano con chiari perimetri di attività e allocazione di responsabilità su obiettivi ben specifici.

Principali Pilastri del Piano Industriale 2019-2023

Al fine dell’esecuzione delle linee guida del nuovo Piano e coerentemente con i pilastri identificati, vengono costituite nell’ambito delle attività cosiddette “core” e a diretto riporto dell’Amministratore Delegato, Luigi Lovaglio, una Direzione Retail e una Direzione Small Business, propedeutiche al rilancio della piattaforma commerciale.

La struttura organizzativa si completa con una Direzione Cost Management e una Direzione “Financial Stakes and Non Core Assets”, anch’esse a diretto riporto del CEO.

Tale riorganizzazione, finalizzata ad un maggior focus sul raggiungimento dei target del Piano e ad un’accelerazione dei processi decisionali, farà leva sui talenti interni della Banca attraverso una ripartizione chiara degli obiettivi ed una responsabilizzazione sul raggiungimento degli stessi. Il team manageriale supporterà l’Amministratore Delegato nelle azioni chiave da perseguire, condividendo una cultura aziendale che mette al centro il cliente.

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