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Cronaca

Valtellina in lutto per la morte di Valerio Dalle Grave

Segretario Generale della Cisl di Sondrio dal 1976 al 1983 testimone e protagonista della Cisl fin dalla sua nascita in Provincia

La Cisl di Sondrio saluta l'amico Valerio Dalle Grave  mancato all'affetto dei propri cari stamane: già segretario Generale della Cisl di Sondrio dal 1976 al 1983 testimone e protagonista della Cisl fin dalla sua nascita in Provincia e  ne ricorda l'instancabile ed appassionata e competenza e professionalità al servizio del bene comune. Lucido interprete delle dinamiche sociali e politiche, spirito libero, voce critica ma sempre indirizzata verso un'azione propositiva che al centro avesse la persona ed il territorio. Una reale giustizia sociale la sua stella cometa.

Di seguito una breve ( per la ricchezza della sua azione) nota biografica ( quella completa, di suo pugno sul sito della Cisl di Sondrio) www.cislsondrio.it che sottolinea quale ruolo ha avuto Valerio nella storia della nostra Provincia!

All'età di 14 anni ( 1949)  a seguti del padre faceva il galoppino per distribuire  volantini sindacali ai lavoratori dei cantieri in in Alta Valmalenco. Appena compiuto i 16 anni la prima tessera Cisl. Nel 1953 si sposta a Milano dove ebbe modo di conoscere  Macario ( che poi divenne Segretario Generale della Cisl) che lo iniziò all'azione di militante sindacale nella zona del Giambellino nei cantieri edili dove lavorava prima e nei cantieri del CERN a Ginevra poi.

Terminati gli obblighi militari che lo costrinsero a sospendere la partecipazione attiva alle azioni sindacali nel 1959 decise di fermarsi in provincia dove per un periodo presto la propria opera presso la TALEA di Regoledo di Cosio; in quegli anni Valerio militò anche nelle ACLI.

Nel 1963 cambiò lavoro andando alla Brevetti Van Berkel di Prata Camportaccio in Val Chiavenna dove venne coinvolto nella storica vertenza di occupazione della fabbrica e che costituì l'avvio di una nuova stagione per tutto il sindacato provinciale e di riscatto per le classi lavoratrici di tutta la provincia. Protagonista e testimone della storia del sindacato confederale sia nazionale che territoriale in anni dove si andava tra l'altro definendo l'autonomia della Cisl  nei confronti della politica anche provinciale ( senza dimenticare La Legge d'eccellenza dei diritti sindacali: lo statuto dei lavoratori del 1970).

Negli anni settanta partecipo' alle molteplici vertenze provinciali tra le quali ricordiamo nel 1975 quella del Cotonificio Fossati contemporaneamente a quella della Spalding Persenico in Valchiavenna che mobilitò cittadini, istituzioni e sindacati per la difesa di migliaia di posti di lavoro e che soprattutto crearono le basi per lo sciopero generale provinciale a luglio del 1978 che suggella l'inizio della vertenza  di richieste e proposte verso il Governo Regionale Lombardo sul tema della dignità contrattuale di un intero territorio verso lo sfruttamento delle risorse naturale da parte delle grandi aziende Idroelettriche e che sfociò nel 1980 in un primo storico accordo (poi trasformato in legge) che prevedeva finanziamenti infrastrutturali.

In anni in cui prima veniva il lavoro e poi la salute e sicurezza Valerio con la sua lucidità e ferma determinazione  è stato voce spirito e azione dentro e fuori i luoghi di lavoro, per denunciare, tutelare e prevenire infortuni e malattie professionali nei cantieri delle grandi derivazione, nelle cave come nelle grandi aziende chimiche. Inoltre  lo ricordiamo a fianco di Pomini per aver impiantato e rafforzato l'Inas dal 1965 il patronato della Cisl prima di allora assente sul territorio e che fu determinante su queste tematiche come strumento per facilitare l’accesso ai benefici previsti dalle leggi vigenti, per migliorare le leggi di tutela a favore dei lavoratori e per obbligare le imprese ad adottare ogni utile accorgimento di tutela e  prevenzione.





 

Solo pochi giorni fa a chi lo andava a trovare piaceva raccontare aneddoti da lui vissuti su queste ed altre  tematiche con dovizie di particolari e sempre li attualizzava accompagnandoli con quella sua passione al bene comune che ha  ha caratterizzato la sua vita.

Di fondamentale importanza per  Valerio, in perfetto stile Cislino, la formazione continua dei quadri dirigenti ;  l'ha sempre considerata o pilastro fondamentale per una azione sindacale capace di interpretare di volta in volta il cambiamento ma anche come necessità permanente ad ogni età  per l'esercizio di una cittadinanza attiva e consapevole: a questo proposito insieme alla Cgil ha fondato a Chiavenna l'associazione culturale “Scuola Aperta” .

Cosi scriveva in occasione del 50°mo della Cisl di Sondrio:

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Io sono fiducioso che le nostre radici, cosi profonde e abbarbicate al patrimonio di valori universali tra cui quelli legati al primato della persona umana, non permetteranno che "l’albero" cresciuto in questi cinquanta anni di lotte e di esperienze forti, si sradichi e venga travolto dal folle vento della barbarie liberista>>

Una  figura incredibile  che ha senz'altro contribuito a fare la storia di questa provincia e che che merita di essere conosciuta e studiata!

Valerio ha scritto anche un libro “Sindacalista di Valle” edizioni Lavoro – Roma 1984

La salma riposa alla  sala del commiato in via Damiani a Morbegno; l'ultimo saluto a Valerio domani alle ore 16 presso la Chiesa Parrocchiale di Regoledo di Cosio.

(La famiglia si raccomanda non fiori ma opere di bene).

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