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Colpevoli smascherati / Castione Andevenno

Truffano una società tedesca che vende materiale sanitario: due arrestati

La squadra Mobile di Sondrio, nell'ambito di un'indagine diretta dalla Procura della Repubblica, ha smascherato i comportamenti criminosi

La Squadra Mobile di Sondrio, nell'ambito di un'indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Sondrio, ha dato esecuzione a due misure cautelari dell'obbligo di dimora nei Comuni di residenza, nei confronti di due soggetti responsabili del reato di concorso in truffa ai danni di una società tedesca.

L'attività investigativa, rapida, articolata e approfondita, è riuscita a mettere in luce un efficace sistema truffaldino ideato dai due indagati, articolato in varie fasi, attraverso l'utilizzo di due società: una società "schermo", avente sede legale in provincia di Sondrio, intestata a meri prestanome residenti fuori provincia; ed una società, avente sempre sede legale in provincia di Sondrio, il cui amministratore unico, destinatario di misura cautelare, è risultato essere un soggetto residente in questa provincia.

Il modus operandi

La truffa è stata attuazione di un sistema ben articolato e consolidato. Nella prima fase, tramite Facebook è stata reperita e contattata la vittima da un soggetto che si è proposto come intermediatore in una trattativa commerciale concernente l'acquisto di materiale sanitario da parte della società schermo (valore commerciale di 108.000,00 euro).

Per tale motivo, per perfezionare la compravendita, è stato creato un apposito gruppo WhatsApp composto unicamente da utenze coinvolte nelle trattative ma di fatto intestate a soggetti inesistenti, tra cui uno che ha sostenuto essere il titolare della società schermo. La trattativa commerciale svolta si è conclusa positivamente, anche grazie al fatto che l'azienda tedesca, prima della consegna della merce, ha preteso e ottenuto l'accredito di un anticipo in denaro (circa euro 2500) del prezzo concordato della merce (euro 108.000).

Si è accertato, allora, che un altro soggetto, anch'esso destinatario di misura cautelare, non comparso mai fino a questa fase della truffa, al fine di convincere l'azienda tedesca della bontà dell'operazione commerciale, sul proprio conto corrente ha disposto un bonifico di 2500,00 euro, quale acconto per la fornitura del materiale sopra descritto.

L'azienda tedesca ha organizzato la spedizione del materiale in Italia, che è stato scaricato in un magazzino di Castione Andevenno, ma solo dopo che il sedicente titolare della società schermo aveva inviato all'azienda tedesca, tramite WhatsApp, la copia attestante il bonifico di 105.500,00 euro, effettuato a saldo della merce. Tale documento poi è risultato essere completamente falso ed utilizzato dai truffatori quale ulteriore artifizio per trarre in errore le persone offese.

L'attività di indagine si è concentrata, in particolare, sulle operazioni bancarie e sugli assetti finanziari e societari delle società coinvolte, riuscendo ad accertare i collegamenti tra le società e tra i soggetti. Grazie agli accertamenti telematici attribuibili alle società, è stato accertato in maniera chiara che dietro alle due società coinvolte vi è sempre stato un solo soggetto, concorrente ed organizzatore della truffa. Tale soggetto, pluripregiudicato per reati analoghi, ha ricevuto oggi, da parte della Squadra Mobile di Sondrio, la notifica della misura dell'obbligo di dimora nel Comune di Sondrio.

II suo complice, incensurato, in passato investito di cariche in una delle società coinvolte, ha ricevuto, in data odierna, da parte della Squadra Mobile di Benevento, la notifica della misura dell'obbligo di dimora nel Comune di Benevento.

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