Terza riunione della cabina di monitoraggio del Punto di Primo Intervento del Pot di Morbegno
Confermata l’apertura h24 del PPI con l’inserimento di una nuova figura medica stabilmente dedicata
E’ nel consueto clima sereno e collaborativo che si è riunita la terza cabina di monitoraggio
del Punto di Primo Intervento del Presidio ospedaliero territoriale di Morbegno. Incontro
indetto e presieduto dalla Direzione Generale di Asst ValtLario, nella persona di Giusy
Panizzoli, affiancata da Rosella Petrali, direttore socio sanitario, da Enrico Beretta, direttore
del Dipartimento di Emergenza e Accettazione, da Andrea Maraffio, direttore del
dipartimento di Cure Primarie dell’Ats della Montagna, da Carlo Picco, direttore sanitario di
Areu, Azienda regionale dell’emergenza e urgenza, e dai tre sindaci del Morbegnese
componenti la cabina di monitoraggio, ovvero, Laura Bonat, sindaco di Ardenno, Andrea
Ruggeri, sindaco di Morbegno e Fabrizio Trivella, sindaco di Talamona.
Confermato il mantenimento dell’apertura 24 ore su 24 del Punto di Primo Intervento, con
riferimento al quale si sta procedendo anche ad una riorganizzazione che prevede
l’inserimento di una nuova figura medica stabilmente dedicata.
Confermato anche che il progetto di ristrutturazione in atto sul POT prevede l’ampliamento
dei posti letto dell’Hospice nel rispetto dei nuovi requisiti strutturali stabiliti dalla Regione
Lombardia. Sempre con riferimento all’Hospice ed alle Cure Palliative è stato evidenziato
che i nuovi indirizzi nazionali e regionali hanno profondamente modificato le modalità di
cura, ampliando i target delle persone che possono accedere al servizio di Cure Palliative,
non più appannaggio, quindi, dei soli pazienti oncologici. In previsione, quindi, c’è una
maggiore flessibilità nell’utilizzo di questi servizi.
In tal senso, Asst ValtLario sta predisponendo percorsi di cura e procedure che prevedano
flessibilità di accesso e di trasferimento non solo tra i due reparti presenti nel POT, Hospice
e Cure Sub Acute, ma anche la possibilità di ricovero direttamente dal proprio domicilio in
presenza di patologie mediche che richiedano una bassa intensità assistenziale. Questo
percorso, decisamente innovativo anche nel panorama regionale richiede particolari
attenzioni a garanzia della sicurezza del paziente e a salvaguardia del principio di
appropriatezza delle cure.
Dal canto loro, i sindaci presenti hanno mostrato apprezzamento per la disponibilità al
confronto e alla condivisione col territorio mostrata dalla dirigenza di Asst ValtLario e da
tutti gli interlocutori componenti la cabina di monitoraggio, sin dalla sua prima riunione del
31 luglio 2017.