rotate-mobile
Cronaca Poggiridenti

Omicidio Conforto, martedì l'interrogatorio a Iannello: si cerca il movente

Gli inquirenti al lavoro per scoprire cosa ha spinto il giovane a uccidere lo zio. Nei prossimi giorni l'autopsia sul corpo della vittima

Nasce probabilmente in un contesto di difficoltà personali l'omicidio di Davide Conforto, il 62enne colpito a morte a coltellate dal nipote nel pomeriggio di sabato 6 aprile. In tanti a Poggiridenti conoscevano l'informatico ucciso e la sua storia personale e familiare. Membro di una famiglia molto nota - la madre Fatima per decenni era stata la maestra del paese - era conosciuto per i suoi comportamenti, ritenuti spesso naif e fuori dalle righe (tra musica alta a notte fonda e arrabbiature spropositate). Da circa 20 anni era tornato in Valtellina, dopo aver vissuto per qualche anno in Sardegna, nel Sassarese, dove si era sposato diventando padre.

Nella villetta di famiglia, posta in località Piano, tra le vie Masoni e Lozzoni, viveva fino a qualche tempo fa anche la sorella Fiammetta, pediatra e madre del ragazzo accusato di omicidio volontario, il 24enne Luca Iannello. Dopo la morte degli anziani genitori i rapporti tra i due fratelli erano via via peggiorati, tanto da spingere la donna ad abbandonare l'appartamento dove viveva con il marito e i due figli. Nonostante il trasloco ed i rapporti difficili tra parenti il ragazzo aveva continuato a fare visita allo zio materno, soprattutto negli ultimi tempi. È da queste assidue frequentazioni che i carabinieri del Comando provinciale sono partiti per ricostruire quanto tristemente accaduto. I vicini di casa hanno raccontato di aver notato in Davide Conforto un certo decadimento negli ultimi tempi, senza però notare nulla che potesse far pensare al peggio. Gli inquirenti sono al lavoro per scoprire il movente del brutale gesto. La momento nessuna pista è esclusa.

Luca Iannello, dopo essersi spontaneamente costituito poche ore dopo l'omicidio, si trova nel carcere di Sondrio. È in attesa di essere interrogato per la convalida dell’arresto. Verrà ascoltato nella mattinata di martedì 9 aprile, dopo che la famiglia ha scelto di nominare un nuovo difensore. L'avvocato morbegnese Matteo Sergi, infatti, assegnato d'ufficio nella nottata tra sabato e domenica, è stato sostituito con il collega Renato Tognini, del foro di Milano. A lui, al momento trincerato dietro un secco "no comment", il compito di impostare la strategia difensiva. Mentre il ragazzo, evidentemente conscio di quanto fatto, viene monitorato dagli agenti di polizia penitenziaria di via Caimi. Come disposto dalla Procura, nei prossimi giorni verrà effettuata l'autopsia sul corpo di Davide Conforto.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Conforto, martedì l'interrogatorio a Iannello: si cerca il movente

SondrioToday è in caricamento