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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Cooperativa sociale Alba: in Valtellina in 50 senza stipendio da gennaio

La CGIL lancia l'allarme: «L'intervento del Tribunale di Catania a gennaio, con la nomina di un Amministratore per la gestione straordinaria, ci aveva fatto sperare, ma nulla è cambiato. I lavoratori si recano al lavoro quotidianamente con grande senso di responsabilità, ma sono esasperati»

«È intollerabile la situazione che stanno vivendo da gennaio le lavoratrici e i lavoratori della Cooperativa sociale Alba. Senza stipendi da cinque mesi, stanno portando avanti lo stesso i servizi a loro assegnati, con grande senso di responsabilità e professionalità si recano al lavoro quotidianamente sperando che la situazione si sblocchi». È la CGIL di Sondrio a rilanciare l'allarme sulla pesante situazione che stanno vivendo i 50 dipendenti della Cooperativa sociale Alba in Valtellina e Valchiavenna dopo che, nel dicembre dello scorso anno, il Tribunale di Catania (dove ha sede la direzione operativa della cooperativa) aveva bloccato ogni attività, arrestando il patron Pietro Marino Biondi.

«A dicembre, con il sequestro di questa ed altre cooperative con la stessa gestione, da parte del Tribunale di Catania (dove ha sede la direzione operativa della cooperativa), è stato nominato un Amministratore per la gestione straordinaria. Questo ci aveva fatto sperare in una risoluzione delle problematiche in tempi brevi e certi. Purtroppo, ad oggi, dobbiamo invece constatare che la situazione oramai è insostenibile, le lavoratrici e i lavoratori sono esasperati, non possono fare affidamento sulla loro retribuzione ma i mutui, le spese, le bollette non aspettano… e non si vedono soluzioni in tempi brevi. Da parte nostra, chiaramente, sono state avviate tutte le azioni sindacali e vertenziali necessarie» ha constatato amareggiata Laura Rigamenti, in rappresentanza della Funzione Pubblica della CGIL. 

In questo modo rimangono aperti numerosi problemi legati alla gestione dei servizi tuttora gestiti dalla Cooperativa Alba. Alcuni Enti hanno affidato temporaneamente i propri servizi ad altre cooperative sociali, in attesa di espletare nuovi bandi di appalto; mentre la maggior parte dei Comuni sta aspettando la naturale conclusione, senza apparentemente preoccuparsi della condizione degli operatori che portano avanti i servizi che hanno dato in gestione.

In provincia di Sondrio la Cooperativa Alba ha in affidamento diversi servizi di assistenza scolastica, trasporti, mensa per gli alunni disabili dei comuni intorno a Sondrio; mentre il Comune del capoluogo ha recesso l'affidamento a gennaio. Gestisce alcuni servizi per minori della Comunità Montana di Chiavenna, mentre il servizio di assistenza domiciliare agli anziani (SAD) è stato affidato ad un'altra cooperativa dall'aprile scorso. Alba gestisce una residenza per anziani a Sondrio e l'Asilo Nido di Albosaggia.

I nuovi affidamenti

«Dal prossimo affidamento dei servizi, auspichiamo che la costruzione dei capitolati di appalto nei bandi, non cavalchi la logica del massimo ribasso privilegiando il criterio meramente economico rispetto alla qualità. Ieri è stato definitivamente sottoscritto il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro delle Cooperative sociali e questo comporterà ricadute di carattere economico non solo a livello meramente retributivo, ma derivanti anche dalla revisione della parte normativa del CCNL. Il costo del personale, i costi della sicurezza non sono elementi sui quali si possa applicare il contenimento della spesa derogando ai dettami retributivi, contributivi, assicurativi e del livello di inquadramento. Il rispetto delle condizioni di lavoro e la qualità dei servizi offerti devono diventare il riferimento per il loro affidamento trovando una adeguata valorizzazione nei capitolati di appalto» ha rimarcato Rigamonti.

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