Al via la cartella clinica informatizzata per i pazienti della Diabetologia di Asst ValtLario
Permette una ancor più puntuale gestione dei numerosi pazienti e verifiche statistiche di qualità
E’ stata introdotta anche nella Diabetologia aziendale di Asst ValtLario la cartella clinica informatizzata. Si tratta di uno strumento importante per la gestione del paziente diabetico (circa 8mila quelli seguiti nel territorio della nostra Asst), in quanto capace di supportare l’intensa attività ambulatoriale.
"Grazie a questo strumento, – spiega Eros Libera, responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Diabetologia – possiamo seguire il paziente fin dal suo primo accesso al nostro servizio, memorizzando, nel tempo, tutti gli esami di laboratorio che effettua, le eventuali complicanze, le prescrizioni terapeutiche e farmacologiche. Si tratta di uno strumento, quindi, che facilita la gestione della malattia in modo da ottimizzarne la prevenzione".
Da subito, il paziente che approccia per la prima volta gli ambulatori diabetologici di Asst ValtLario verrà introdotto a questo nuovo strumento applicativo, denominato “My Star Connect”, messo a punto grazie al personale dei Sistemi Informativi Aziendali, diretti da Alberto Panese, unitamente ai tecnici di Lombardia Informatica. In pratica, il medico va ad inserire nella cartella clinica informatizzata i dati anagrafici del paziente, la sua storia clinica, il tipo di diabete cui è affetto, le eventuali complicanze che lo interessano, gli esiti degli esami di laboratorio o di altri esami effettuati, la terapia prescritta. Ad ogni controllo, poi, verranno inseriti in cartella anche i risultati del “glucometro”, cioè del test della glicemia che il paziente effettua a casa propria tramite questo strumento che, una volta collegato al computer della Diabetologia, vi scarica direttamente i dati. Il paziente, quindi, non dovrà più trascriverli tutti i giorni, anche più volte al giorno, per poi consegnarli al medico nel corso della visita di controllo, ma basterà che porti fisicamente il glucometro da cui verranno scaricati i dati in presa diretta.
"Ciò che permette una ancora più accurata raccolta di informazioni di base, ma molto importanti, - precisa il dottor Libera – di cui, talvolta, non riusciamo ad entrare in possesso tempestivamente o adeguatamente, vuoi perché il paziente si è dimenticato il foglietto coi dati a casa, vuoi perché può sbagliarsi nel trascriverli".