Bracconieri senza pietà uccidono quattro caprioli
Due persone sono state denunciate
Bracconieri senza pietà in Valtellina. La scorsa settimana gli agenti del Corpo di Polizia Provinciale di Sondrio hanno portato a termine due operazioni che hanno permesso, in due distinti episodi, di individuare gli autori di atti di bracconaggio perpetrati a carico di ungulati.
Il primo in località "Fochin", nel comune di Valdidentro, dove sono stati rinvenuti due caprioli imprigionati nei lacci; un animale era già morto mentre per il secondo, purtroppo, si è resa necessaria la soppressione a seguito dei gravi traumi riportati nel tentativo di liberarsi. Gli agenti, con appostamenti nella zona, sono riusciti a individuare il responsabile di almeno un'uccisione: si tratta di un uomo di 84 anni già noto alle forze dell'ordine per episodi analoghi.
A seguito di perquisizione domiciliare autorizzata dal magistrato, nell'abitazione dell'indagato è stata accertata la macellazione di un capriolo, presumibilmente quello che gli agenti avevano rinvenuto morto e lasciato sul posto, più altri lacci costituiti da cordina metallica con il nodo scorsoio pronti per essere impiegati. L'anziano è stato così denunciato per esercizio della caccia con mezzi vietati, furto aggravato in danno del patrimonio indisponibile dello Stato e maltrattamento di animali, reati per i quali è prevista in tutto una pena fino a quattro anni e mezzo e una multa oltre 30mila euro.
Il secondo episodio è stato accertato il 9 dicembre in località "Vigne della Sassella" a Sondrio. Gli agenti hanno sorpreso un uomo, poi allontanatosi, mentre abbatteva a fucilate una femmina di capriolo, rinvenendo poco lontano un altro esemplare maschio già abbattuto. L'uomo, un 62enne residente nella frazione di Triasso, è tornato sul posto dopo circa un paio d'ore: gli agenti di Polizia provinciale lo hanno identificato come cacciatore abilitato per lepre e selvaggina migratoria.