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Valchiavenna compatta: «Il traforo della Mesolcina va fatto»

Una nota di Severino De Stefani (Presidente della Comunità Montana della Valchiavenna), Luca Della Bitta (Sindaco di Chiavenna) e da Enrica Guanella (Sindaco di Campodolcino) riporta all'attenzione un'opera viabilistica ritenuta fondamentale per il futuro di tutta la Provincia di Sondrio

Dopo le chiusure viarie che le (quasi) inattese nevicate dei primi giorni di aprile hanno portato con sè, gli Amministratori della Valchiavenna tornano a rivendicare il valore del traforo della Mesolcina. Un progetto decennale che garantirebbe un collegamento "sicuro" con la vicina Svizzera oltre che una significativa ricaduta economica per tutto il territorio della Valle.

«Abbiamo incontrato i referenti del Comitato per il traforo della Mesolcina che stanno lavorando intensamente al progetto. Istituzioni e comitato parlano la stessa lingua e puntano allo stesso obiettivo: essere collegati tutto l'anno verso il Nord Europa superando i limiti della chiusura dello Spluga» si legge in una nota firmata congiuntamente da Severino De Stefani, Presidente della Comunità Montana della Valchiavenna, da Luca Della Bitta, Sindaco di Chiavenna, e da Enrica Guanella, Sindaco di Campodolcino.

«Per Chiavenna inoltre il collegamento rappresenta un opportunità enorme dal punto di vista commerciale e turistico. Il percorso procede con metodo. Provincia di Sondrio e Regione Lombardia hanno gia condiviso e finanziato uno studio di fattibilità che metterà in luce, come sottolineato anche dal comitato, che si tratta di una sfida da vincere insieme. Lavoriamo uniti, territorio e enti superiori con al fianco i cittadini che si sono impegnati. Siamo sicuri che i frutti arriveranno e sarà un vantaggio per tutti» concludono i sindaci valchiavennaschi.

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