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Valchiavenna, una valle 'cardioprotetta'

Volontari 3 Valli e Lions club al fianco della Comunità montana per potenziare i defibrillatori nella valle del Mera

Aumentare il numero dei defibrillatori, installarli nei punti strategici, renderli accessibili al maggior numero di persone possibile, allargarne l'utilizzo: la strategia della Comunità Montana Valchiavenna per migliorare il tasso di sopravvivenza a un arresto cardiaco e ridurre gli esiti neurologici invalidanti è fondata sulla diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare tra la popolazione. Sono questi gli obiettivi  di "Valchiavenna Cardioprotetta", progetto su larga scala che si realizza in una sinergia tra pubblico e privato, in continuità con le iniziative già promosse.

All'impegno dell'ente comprensoriale che, negli anni, ha acquistato e installato una trentina di apparecchi, si uniscono l'Associazione Volontari 3 Valli, che si occuperà della loro manutenzione e dei corsi di formazione, il Lions Chiavenna, che ne ha donati sei, e di una famiglia a ricordo dei propri cari a cui si deve l'acquisto di quello messo in funzione domenica scorsa a Fraciscio. Attualmente i defibrillatori attivi in Valchiavenna sono una cinquantina (tra quelli privati e quelli inclusi in questo progetto), compresi quelli di nuova installazione, presenti in tutti i Comuni e presso i centri sportivi e le palestre. 

Progetto condiviso

Nello specifico, la convenzione ha per oggetto la realizzazione del programma di sviluppo della defibrillazione precoce dei cittadini colpiti da arresto cardiaco. La Comunità Montana ha affidato all'Associazione Volontari 3 Valli la prosecuzione del progetto "Defibrillatori", a suo tempo varato dall'ente in collaborazione con la Croce Rossa, che comprende l'installazione di ulteriori apparecchi, completi di idonea strumentazione e di teche per esterno riscaldate e allarmate, e la loro manutenzione e gestione. Operatori dell'associazione, adeguatamente formati, verificheranno periodicamente il regolare funzionamento dei defibrillatori. L'associazione si occuperà inoltre della formazione per ampliarne l'utilizzo in caso di necessità. La legge, infatti, prevede che in assenza di personale sanitario o non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco è consentito l'uso del defibrillatore semiautomatico o automatico a chiunque ne sia in grado.

"Più persone sapranno utilizzarlo e più questo strumento potrà salvare vite umane - sottolinea il presidente della Comunità Montana Valchiavenna Davide Trussoni -. Manutenzione e formazione sono due aspetti fondamentali poiché i defibrillatori, in caso di necessità, dovranno essere pronti all'uso. Allo stesso modo per garantire la sicurezza della popolazione devono essere diffusi capillarmente ed essere presenti in particolare nei luoghi dove si svolge attività fisica e quelli più distanti dai presidi sanitari. Con questa iniziativa andiamo a potenziare e a completare un progetto che ci vede impegnati da alcuni anni finalizzato a migliorare la sicurezza della nostra valle".  

Formazione significa anche sensibilizzazione della popolazione rispetto alla disponibilità e all'utilizzo dei defibrillatori: azioni su cui si concentra l'attività di Volontari 3 Valli. "Come associazione puntiamo sulla diffusione delle manovre salvavita tra la popolazione - spiega la presidente Laura Tassi - e attraverso questo progetto potremo formare tante persone. Non bisogna temere il defibrillatore: imparare a utilizzarlo è semplice e ognuno di noi può fare la differenza». I corsi, della durata di cinque ore, una di teoria e quattro di pratica, inizieranno subito dopo l'estate: possono iscriversi tutte le persone maggiorenni, alle quali verrà rilasciato un attestato valido su tutto il territorio nazionale».

La partnership tra pubblico e privato prevista dal progetto si allarga a privati cittadini e a un sodalizio come il Lions Club. «Era nostra intenzione intervenire sul territorio con un'iniziativa che fosse patrimonio di tutti - afferma il presidente del Lions Club Chiavenna Luigi Tavasci -. Di fronte a un progetto così importante per la valle abbiamo offerto un contributo per completarlo, apprezzandone i contenuti e condividendo la finalità di poter disporre di apparecchi che salvano vite umane e di mantenerli nella loro piena efficienza negli anni a venire". 

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